Juventus, il presidente Agnelli fa infuriare la Uefa: le sue dichiarazioni sulla Superlega fanno tremare l’Europa intera.
Alcuni presidenti dei club più importanti d’Europa, da qualche anno, stanno cercando di ricreare la Superlega. In un questa competizione, ovviamente alternativa alla Champions League, si sarebbero sfidate le squadre di maggior blasone del vecchio continente. La lega sarebbe quindi stata di super élite, guidata da Florentino Perez.
La Superlega doveva essere composta da 20 squadre, 15 di diritto e 5 determinate anno per anno da un interessante meccanismo di qualificazione. Previsti due gironi all’italiana con 10 squadre. Il progetto ha ovviamente fatto infuriare la Uefa, che ha minacciato cause milionarie verso tutte le società che aderivano. L’organismo ha ovviamente ipotizzato l’esclusione dalle Nazionali e da tutte le competizioni Uefa e Fifa. L’idea non è però naufragata: le parole di Agnelli hanno riacceso le polemiche.
Superlega, ancora polemiche: le parole di Agnelli fanno infuriare la Uefa
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Superlega, ci risiamo: dopo alcuni mesi in cui non si è parlato affatto della lega privata, scoppiano di nuovo le polemiche. Andrea Agnelli, direttamente da Londra in cui è stato ospite del Business of Football Summit del Financial Times, ha ribadito la sua posizione sulla Superlega. Le sue parole sono davvero forti.
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“Il mondo del calcio ha assolutamente bisogno di profonde riforme. Un operatore monopolistico è adatto a guidare un business come il calcio? Io penso di no. L’Uefa è un organismo regolatore e monopolista”, ha spiegato con fermezza il presidente della Juventus. Agnelli ha anche spiegato che 11 club su 12 sono vincolati alla Superlega: la dodicesima è l’Inter, che però ha firmato una clausola. “La Superlega non ha fallito”, ha aggiunto inoltre il 46enne. In giornata, sono arrivate anche pesanti accuse da parte di Ceferin. Il presidente della UEFA ha parlato della Superlega, dichiarando che i club per questo progetto hanno usato prima la pandemia e poi la guerra.
