L’allenamento non è sempre uguale: qual è l’età in cui si inizia a “perdere colpi”

Sulla nostra salute fisica influiscono diversi fattori: da una certa età in poi, ad esempio, cominciamo a perdere colpi, come mai?

Uomo affaticato
Uomo affaticato dopo l’allenamento (Sportnews.eu)

Non mi sento più forte e attivo come una volta“: in quante occasioni ci è capitato di fare questo pensiero? Con l’avanzare dell’età, in effetti, le cose cambiano da vari punti di vista, poiché la vita quotidiana inizia a interferire con il tempo libero. Il lavoro ci porta via gran parte del nostro tempo, così come la gestione della casa, le spese da affrontare e via dicendo.

Entriamo dunque in uno stato mentale differente rispetto a quello della giovinezza, consapevoli dei molti obblighi a cui dobbiamo far fronte. Ma non solo, poiché i cambiamenti avvengono anche da un punto di vista anatomico e, in particolare, per via dei nostri livelli ormonali nel sangue.

Da giovane vai al massimo ma poi inizi a perdere colpi: perché?

Coppia che fa yoga
Coppia di mezza età che fa yoga (Sportnews.eu)

Il testosterone è infatti l’ormone responsabile della crescita muscolare, prodotto nei testicoli per gli uomini, nelle ovaie per le donne (e in quantità minori rispetto agli uomini) e in parte nelle ghiandole surrenali. Tale produzione raggiunge il picco tra i 15 e i 25 anni ed è per questo che si assiste a sessioni di allenamento particolarmente serrate in quel periodo.

Proprio per via degli sbalzi nei livelli di testosterone si assiste a dei cambiamenti nella prestanza fisica. Soprattutto per quanto riguarda la forza la giovinezza conta, ad esempio nel sollevamento pesi. Per la resistenza muscolare, invece, si deve fare un discorso diverso. Pur al diminuire degli ormoni nel sangue, infatti, non è raro incontrare atleti dalla resistenza inalterata anche a una certa età.

Ciò perché chi inizia a fare allenamento in giovane età sviluppa una memoria muscolare che tornerà utile anche con l’avanzare degli anni. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che gli schemi di movimento ripetuti vengono memorizzati nelle cellule muscolari e che, anche col passare degli anni o dopo un lungo periodo di inattività, è possibile richiamare alla memoria (muscolare) quei movimenti.

Attenzione a dieta e attività fisica: scegli quella giusta in base alle esigenze fisiologiche

In generale bisogna saper prestare attenzione al tipo di allenamento a cui ci andiamo a sottoporre in base all’età in cui lo affrontiamo (qui trovate la classifica dei 5 più salutari secondo la scienza). Ad esempio si sconsiglia il sollevamento pesi in età troppo giovane, per via di un apparato scheletrico ancora non del tutto formato e sedimentato. Sforzi sbagliati o eccessivi potrebbero infatti andare a creare scompensi o difetti di postura a causa di microfratture o fratture.

Inoltre bisogna imparare a prestare attenzione all’alimentazione, poiché tramite il cibo possiamo andare a sopperire almeno in parte ai deficit fisiologici comportati dall’età. In una dieta equilibrata deve esserci apporto di carboidrati, proteine e grassi, nonché di vitamine e sali minerali ottenuti da frutta e verdura. In alcuni casi si può far ricorso anche a integratori alimentari, previo consulto con esperti di nutrizione.

Laureata in moda e appassionata di viaggi e culture dal mondo, mi piace sviscerare le questioni e arrivare dritta al nocciolo