A 14 mesi dall’ultimo trionfo, la Ferrari torna a vincere un Gran Premio di Formula 1, gioia grande a Maranello, come si evince dal bel messaggio firmato John Elkann
Il Cavallino Rampante torna a passare, per primo, sotto la bandiera a scacchi di un Gran Premio di Formula 1. Il pubblico presente a Marina Bay, e i tanti tifosi della “Nazionale Rossa”, piantati davanti agli schermi in Italia, quasi non potevano crederci. Soprattutto per come si era svolta finora la stagione della Ferrari di Sainz e Leclerc. Ma ora il tappo è saltato, il tetto di cristallo è rotto. E, al netto della perfetta tattica di gara, che ha portato il pilota spagnolo sul gradino più alto del podio, è la prestazione complessiva del Team guidato da Vasseur a far ben sperare.
Fa talmente ben sperare che, per la prima volta, dopo diverso tempo, torna a far sentire la propria voce la Proprietà del Team Ferrari. Proprietà che, ricordiamo per i meno avvezzi alla questione, è per il 25% di Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli, e presieduta da John Elkann, per il 10% degli eredi Ferrari e per il restante 65% ad azionariato diffuso. Ed è proprio il nipote prediletto da Gianni Agnelli, a distanza di pochi minuti dalla vittoria di Singapore, a far sentire la propria voce e a far conoscere il proprio pensiero sul lavoro di Vasseur e compagni.
Ferrari, in un messaggio la gioia di John Elkann
“Molto felici per la vittoria”, ha quasi urlato il numero uno delle Scuderia di Maranello. Lanciandosi anche in un festeggiamento non usuale rispetto ai modi del numero uno della Ferrari. ”Congratulazioni a tutta la squadra Ferrari in pista e a Maranello – ha sottolineato Elkann, evidenziando il valore del singolo nel contesto del Team – a partire da Carlos (Sainz), che è stato velocissimo tutto il weekend“.
Una bella iniezione di fiducia per una Scuderia che non vince il Mondiale di Formula 1 da ben 16 anni, l’ultimo fu Kimi Räikkönen appunto nel 2007, e che era rimasta all’asciutto di vittorie dal 10 luglio del 2022 quando Charles Leclerc vinse il Gran Premio d’Austria al Red Bull Ring di Spielberg.
Una iniezione di fiducia che ha però almeno due elementi che fanno felice la proprietà. La salda leadership tecnica di Vasseur, Team Principal solo dallo scorso gennaio e già pienamente al comando e il gioco di squadra dei due piloti capaci fin qui di reggere l’urto delle critiche, di sviluppare costantemente mezzo e soluzioni e soprattutto in grado, al momento, giusto di giocare con grande raffinatezza e astuzia. Ne sa qualcosa Russell rintuzzato con l’uso di Lando Norris come cavallo di troia. Il futuro è rosa, anzi rosso. Rosso Ferrari
