La sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio ha interrotto la rimonta dei bianconeri verso il quarto posto in classifica e ha lasciato qualche strascico
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Non è stata una Pasqua serena in casa Juventus. I bianconeri sono tornati a Torino con zero punti dalla trasferta dell’Olimpico contro la Lazio e hanno dovuto interrompere la loro risalita in classifica per raggiungere il quarto posto nonostante il -15 in classifica. I pareggi di Milan e Inter hanno però evitato che l’ultima posizione valida per l’accesso alla prossima Champions League si allontanasse parecchio: ora dista 8 punti a 9 partite dalla fine, in attesa della sentenza sulla penalizzazione che arriverà il 19 aprile prossimo.
Juventus, lite furiosa tra Allegri e il centrocampista: caos alla Continassa
La squadra di Massimiliano Allegri è comunque tornata subito al lavoro anche a Pasquetta: giovedì c’è l’impegno in Europa League allo Stadium contro lo Sporting, una partita che non si può sbagliare. La coppa è sicuramente un’altra via per poter partecipare alla prossima Champions League e Di Maria e compagni lo sanno benissimo. E’ stata anche un’occasione per stare insieme e fare gruppo, con i giocatori che dopo essersi allenati davanti a circa 300 tifosi, hanno pranzato insieme alla Continassa. Un clima sereno, quindi, nonostante la sconfitta. Così sembrava, o almeno, così doveva essere. Perché il momento è stato parzialmente rovinato da una lite tra Allegri e Leandro Paredes.
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Come riporta La Gazzetta dello Sport, infatti, Il centrocampista argentino, apparso nervoso già durante la partitella del mattino, a fine allenamento è rientrato di fretta negli spogliatoi Il tecnico e l’ex Roma non si sono detti nulla in campo davanti ai tifosi, ma il silenzio sarebbe stato interrotto negli spogliatoi, dove il classe 1994 ha sbottato contro l’allenatore rinfacciandogli anche lo scarso impiego degli ultimi mesi dove gli è stato preferito addirittura il giovane Barrenechea. Gli animi si sono poi placati, ma l’argentino è andato via senza prendere parte al pranzo. Il suo futuro, già abbastanza segnato, è sempre più lontano da Torino.
