Passeggiare vicino ai corsi d’acqua: perchè migliora il nostro benessere

Recentemente è stato dimostrato che trascorrere del tempo e passeggiare in prossimità dei corsi d’acqua ha un impatto positivo sul benessere delle persone.

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Passeggiata vicino al lago (Pixabay)

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Non è in dubbio che una bella passeggiata aiuti a migliorare il nostro umore, il nostro benessere fisico e psicologico: ci permette di distendere i nervi, rilassarci dopo un’intensa e stressante giornata di lavoro, ma anche di distrarci dalla routine quotidiana e pensare a noi stessi, godendoci allo stesso tempo un pomeriggio o una serata all’aria aperta. Ma ci sono alcune tipologie di camminata che sono particolarmente utili in questo senso e che ci permettono di migliorare in modo decisamente importante la nostra vita: ad esempio, una “tecnica” può essere quella di concedersi una passeggiata vicino ad uno specchio d’acqua, ad un fiume, un torrente oppure un lago. Ma anche camminare in riva al mare, con il solo rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, può essere fondamentale per il ripristino del nostro buonumore e di un benessere fisico e mentale importante.

C’è però il problema di chi, lavorando o vivendo nelle grandi città, non ha la possibilità di concedersi una passeggiata di questo tipo. Ecco allora che bisogna trovare il modo giusto di sfruttare le ferie, i momenti di libertà e relax, magari durante il week end, per una gita fuori porta in grado di “resettare” il nostro cervello, le preoccupazioni o i pensieri negativi e di portarci invece ad un nuovo benessere, una tranquillità che spesso, tra le corse al lavoro e la frenetica routine quotidiana, non riusciamo a concederci. Ma come sono arrivati i ricercatori alla conclusione che i corsi d’acqua hanno questo impatto così importante sul nostro benessere? Nelle prossime righe capiremo meglio la questione.

Perchè passeggiare vicino ai corsi d’acqua migliora notevolmente il nostro benessere? Ecco la risposta

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Ponte vicino ad un corso d’acqua (Pixabay)

Il benessere psicologico delle persone risente notevolmente della presenza (o meno) di un corso d’acqua nelle vicinanze. Un dato di fatto rispetto al quale anche i ricercatori si sono espressi e che, da questo momento, probabilmente cambierà anche il nostro modo di approcciarsi alle passeggiate. Non è in dubbio comunque che un lago, un fiume o un torrente, con lo scrosciare dell’acqua e quel rumore continuo di sottofondo, infondano in effetti una sensazione rilassante. E come spesso accade, a dare risposte concrete è ancora una volta la scienza: ad arrivare a questa conclusione infatti sono stati i ricercatori inglesi, in particolare con una ricerca effettuata dal King’s College di Londra, Nomad Projects e J&L Gibbons, unitamente al Canal & River Trust. Un team ampio che ha permesso però di giungere ad importanti conclusioni circa il nostro benessere psicologico.

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Innanzitutto, va sottolineato che l’ambiente ha un’influenza particolare e gioca un ruolo decisivo rispetto a come ci sentiamo e come potremmo sentirci. Trascorrere qualche ora o un pomeriggio intero lungo un fiume, un lago o un torrente, con un mix di colori quali blu e verde nelle loro più diverse sfumature, è un primo elemento importante: ma se accompagnato da un contesto ambientale ricco di fauna flora selvagge, le conseguenze positive sul nostro benessere possono essere addirittura più elevate. Non a caso ci sono tantissime ricerche che dimostrano come stare in mezzo alla natura abbia la capacità di trasmettere benefici incredibili alle persone che svolgono questa pratica. Ma per arrivare ai risultati sopra citati, bisogna sottolineare che i ricercatori inglesi si sono affidati ad Urban Mind, un’applicazione per smartphone che svolge praticamente il ruolo di archivio di dati, molti dei quali in tempo reale, sulla posizione dei partecipanti all’esperimento e del loro benessere mentale. Complessivamente, sono stati considerati ed analizzati 299 soggetti, con 87 di loro affetti da una malattia mentale. In tutto sono state analizzate ben ottomila valutazioni ed è stato chiaramente osservato che, nel momento in cui queste persone trascorrevano del tempo vicino ai corsi d’acqua, il loro benessere psicologico aumentava notevolmente: inoltre, vicino ad altre persone i partecipanti si sono sentiti anche più sicuri e hanno sviluppato una maggiore empatia nei confronti di altri soggetti.

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A fare maggiore chiarezza rispetto agli studi condotti nel Regno Unito è intervenuto Andrea Mechelli, professore proprio al King’s College di Londra (ed esperto nel tema della salute mentale), che ha commentato così l’esperimento condotto dal team di scienziati: “I canali e i fiumi non contengono semplicemente acqua ma anche una grande abbondanza di alberi e piante. Ciò significa che la capacità che i corsi d’acqua hanno di migliorare il benessere mentale è con tutta probabilità legata ai tanti vantaggi associati sia agli spazi verdi che a quelli blu. Canali e fiumi ospitano anche una vasta diversità di animali selvatici e sappiamo da altre ricerche che esiste un’associazione positiva tra l’incontro con la fauna selvatica e il benessere mentale. Se consideriamo tutto lo scenario nel suo complesso, appare chiaro come questi risultati supportano la proposta che visite a canali e fiumi possano diventare parte di schemi di prescrizione sociale, svolgendo un ruolo attivo e fondamentale nel sostegno alla salute mentale”.