Lutto Dybala, l’attaccante sconvolto: “Hai creduto in me, grazie di tutto”

Un lutto ha colpito il mondo del calcio, il ricordo di Paulo Dybala, l’attaccante sconvolto: “Hai creduto in me, grazie di tutto”.

Paulo Dybala (Francesco Pecoraro/Getty Images)

Oggi è uno dei calciatori più affermati del campionato italiano, sebbene stia vivendo un periodo abbastanza lungo fatto di luci e ombre, ma quando arrivò in Italia – quasi 10 anni fa – non aveva nemmeno 19 anni compiuti. Stiamo parlando dell’attaccante della Juventus e della Nazionale argentina, Paulo Dybala, alla ricerca del gol numero 150 in carriera tra i professionisti, considerando solo le squadre di club.

L’arrivo in bianconero a Torino risale ormai al 2015 e con la maglia della Juve si è tolto tante soddisfazioni: 111 gol in 277 presenze, 5 scudetti, quattro Coppa Italia e tre Supercoppa Italiana nel palmares, quattro volte inserito nella formazione dell’anno dell’AIC, miglior calciatore in assoluto della nostra Serie A nella stagione 2019-2020. Eppure appunto tutto è iniziato nell’ormai lontano 2012, quando il calciatore arriva in Italia per vestire la maglia rosanero del Palermo.

Il grave lutto che ha colpito Dybala e l’intero mondo del calcio

Dybala in Nazionale (Instagram)

Prima stagione in Serie A con la brutta retrocessione nel campionato cadetto, poi il repentino ritorno nel massimo campionato, dove Dybala convince la Juve ad acquistarlo realizzando 13 gol in 35 partite ufficiali. A portare nel nostro Paese il calciatore – oggi al centro del mercato – è l’allora presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. L’imprenditore è venuto a mancare oggi a 80 anni e Dybala lo ha voluto ricordare con parole sentite.

 

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Sul suo profilo Instagram, ecco apparire la foto di Dybala poco più che bambino, “il tuo Picciriddu” si firma in un intenso messaggio rivolto a Zamparini. Nella foto pubblicata dal campione della Juventus ci sono entrambi. Il caso vuole che l’ex presidente del Palermo sia venuto a mancare nelle stesse ore in cui si parla di un trasferimento all’estero per il suo pupillo, anzi il suo “picciriddu”, che da quell’estate 2012 è cresciuto e ha fatto molta strada.