Milan, Gattuso: “Con Leonardo e Maldini unità d’intenti. Futuro? Prima viene il club. Non siamo morti, la squadra è viva”.

Rino Gattuso Milan vigilia Udinese
Rino Gattuso Milan vigilia Udinese

Il tecnico del Milan Rino Gattuso interviene in conferenza alla vigilia della sfida contro l’Udinese a San Siro, match che domani alle 19 apre il turno infrasettimanale, 30mo di serie A.  

La squadra rossonera, reduce da due sconfitte consecutive, è quarta con 3 punti di vantaggio sulla Lazio, che però deve recuperare la partita proprio contro i friulani.

Sul momento: “Periodo negativo ma consapevolezza del gruppo che mi fa ben sperare, la squadra è viva, non siamo morti. Ce la stiamo mettendo tutta”.

Su proteste nei confronti di Orsato: “Non voglio alibi. Dobbiamo capire anche quali caratteristiche abbiano gli arbitri. Orsato fischia poco, lascia l’azione. Bisogna saper parlare e protestare con i direttori di gara. Contro la Samp c’erano episodi al limite ma bisogna accettarli e non attaccarci a queste cose. Dobbiamo fare di più”.

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Visita a Milanello di Leonardo e Maldini: “Abbiamo sempre remato tutti dalla stessa parte. Sono tranquillo non perchè ho parlato con loro. In questo momento il rispetto e l’unione che c’è con Leonardo e Paolo non si discute. Andiamo avanti. Il mio  problema è riuscire a tornare in Champions. Se c’era qualcosa con loro già l’avrei detta in faccia a loro”.

Su modulo e Caldara: “Caldara sta meglio, sta crescendo. Sul modulo e Paquetà vediamo. C’è qualcosa di diverso nella mia testa”.

Sul momento di Piatek : “Penso abbiamo creato tanto poi alcune volte anch’io credo sia solo. Ma il problema non è del singolo, abbiamo anche avuto sfortuna nelle ultime due gare su certi episodi”.

Bakayoko: “Ottimo anche da mezz’ala. Il problema adesso non è la posizione ma come tutta la squadra vuole giocare. Ci sta mancando un pò di tranquillità”.

Critiche a Donnarumma: “Le critiche ci stanno quando prendi quei gol, ma sta bene. Ci mette sempre il suo faccione, assumendosi le responsabilità. Ci sta che può sbagliare ma l’ha gestito bene questo errore. Questo è un gruppo vivo e sano che vuole raggiungere l’obiettivo”.

La ricetta giusta per uscire da questo momento: “Vincere. Sarò pazzo ma non sono preoccupato, stiamo creando molto  nei secondi tempi. Dobbiamo iniziare meglio le partite, rispetto alle ultime due”.

Parole sul suo futuro “Ci vedremo tra due mesi”: “Mi piace essere vero, forse non la ridirei quella parola. Poteva anche stare zitto”.

Questione mentale o scorie post derby: “La verità sta in mezzo. Anche quando abbiamo vinto non abbiamo giocato benissimo. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio rispetto a partite vinte. Dobbiamo sicuramente rivedere qualcosa e farlo con grande voglia. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio”.

Sul momento psicologico: “Ci stiamo giocando tanto, per noi arrivare in Champions è il nostro scudetto. Se vai sotto a livello mentale puoi fare degli errori. Non possiamo sottovalutare le cose positive, così come quelle negative. Dobbiamo pensare gara dopo gara”.

Su sfida contro Udinese: “Domani è fondamentale. Bisogna giocarla con voglia, serenità mente tranquillità, dobbiamo vincerla a tutti i costi”.

Domani con Piatek e Cutrone: “Vediamo”.

Su prevedibilità del Milan e isolamento Piatek: “In questo momento non bisogna focalizzarsi solo su Piatek. Tutta la squadra è meno fluida e preoccupata. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Piatek se gli arrivano le palle segna”.

Caso Kessie-Biglia risolto, come sta il primo: “Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato ma è tutto risolto. Non deve sorprendere questa cosa. E’ andato in panchina perchè è tornato dalla Nazionale e non era la meglio, nessuna punizione”.

Se sarà giudicato solo per il risultato a fine stagione ai fini della conferma: Non penso nulla sul mio conto. In questo momento la cosa più importante è il club, non c’è nulla di più sacro. Il Milan è una grandissima società. Sento dire che non vado d’accordo con i miei dirigenti ma non è cosi”.

Possibile terzo posto stimolo in più per domani: “Quando si perde un derby qualcosa rimane ma dobbiamo pensare al presente. Non dobbiamo guardare le altre, dobbiamo guardare a casa nostra”.

Ingresso di Paquetà ha cambiare la gara con la Sampdoria: “Siete incredibili. Prima mi dicevate che doveva risposare, ora se non gioca titolare mi criticate. Avete detto che avevo litigato per Leonardo. Secondo voi il mio livello e quello dei dirigenti è così basso?”.

Su difficoltà ultimi attaccanti e su piedi invertiti: “Può essere un problema mo non ne sono certo”.

Cosa ha appreso da Allegri rispetto alla gestione delle sconfitte: “Io vivo meglio le sconfitte e le vittorie. Mi piace stare vicino ai  giocatori e lasciarli tranquilli. Dopo le vittorie vado  sempre a caccia del miglioramento. Rispetto ad Allegri, è difficile dire, perchè da giocatore è diverso rispetto a quando sei allenatore”.

Su difesa a 3 e Paquetà dietro le punte: “Vediamo se lo farò anche da inizio gara. Gli interpreti li abbiamo per giocare così”.

Su Scaroni nostalgico di un Milan vincente: “Non mi diverto a perdere, brucia. Penso che Scaroni parlasse della storia. Veniamo da due sconfitte e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità io per primo, visto che sono il capitano di questa barca. Già da domani voglio che arrivi al vittoria”.

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