Atletico Madrid, Morata: “Questa squadra è perfetta per me. Juve? Se segno esulto”.

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Alvaro Morata in merito alla sfida di Champions.

Atletico Madrid, Morata: “Ho passato momenti difficili in Inghilterra”.

Ritorno all’Atletico: “Tutto sta andando molto bene. La verità è che non ho avuto bisogno di adattarmi, perché qui ci sono persone che lo sapevano. I giocatori sono stati gentili con me e mi hanno scritto. Siamo secondi ne La Liga, con tutte le probabilità di lottare per il titolo, e ora arriva la partita contro la Juventus, dove tutto si ferma. Sono campioni ed è il nostro momento per dimostrare ciò che vogliamo. Sono una grande squadra, ma combatteremo fino alla morte”.

Tifosi: “C’è chi ha reagito bene, e ce ne sono altri che sono più arrabbiati con me. Avevo delle opzioni per giocare in altre squadre e molti compagni di squadra sanno che ho rinunciato a molto per essere qui. Ora voglio solo vincere. Non riesco a smettere di pensare a vincere il più possibile. È molto difficile, ma noi vogliamo farlo”.

Cambiamenti: “Le strutture sono cambiate, sono più moderne, ma Atletico rimarrà sempre l’Atletico. Quello che mi ha colpito di più è stato il Wanda Metropolitano. Quando vieni come avversario non noti molto. Il resto è rimasto invariato”.

Primo avversario a segnare al Metropolitano: “È il destino. Ho sempre voluto segnare al Vicente Calderón, avrò sempre una sensazione negativa dentro perché non posso più farlo. Ora però  voglio segnare con l’Atlético”.

Finali di Champions perse: Non devo aiutare nessuno, aggiungo solo lavoro a quello già fatto in questi anni. So che vincere la Champions League non significa la stessa cosa qui come in altri posti. Prima dobbiamo sconfiggere la Juventus, che ha una grande squadra. L’unico pensiero è quello di fare una bella partita perchè in trasferta sarà complicato”.

Goal dell’ex: “L’ho fatto diverse volte si, ma non mi interessa. Vogliamo ottenere un buon risultato in casa per andare lì con diverse possibilità. Sono una squadra forte con lo stesso obiettivo. Hanno una filosofia molto simile alla nostra. Sappiamo che per noi andare lì sarà complicato e sanno anche loro che sarà difficile giocare qui”.

Esultanza in caso di goal alla Juventus: “Il mio primo gol con l’Atletico non posso non festeggiarlo. Forse, con la Juve non lo farò per rispetto, non lo so. Ma il mio primo gol con questa maglia significa molto per me. Vorrei rispettare i tifosi della Juventus, è stata la mia squadra in Italia, e voglio che vincano sempre, tranne quando giocano contro di noi. Penso che i sostenitori bianconeri capirebbero se festeggiassi un goal qui a Madrid”. 

La Juve con Cristiano Ronaldo: Hanno raggiunto la finale quando non era lì. È una squadra molto competitiva e molto difficile da battere, ma siamo Atletico e daremo tutto in campo.

Bonucci:  Vorrei essere colpito da lui. Se non mi dà un calcio, è una buona notizia per loro. Per prima cosa devo scendere bene campo e poi mi danno tutto ciò che vogliono. Se mi colpiscono è un buon segno, vuol dire che sto facendo bene”. 

Rapporto con CR7: “Non ho mai avuto problemi con lui. Forse vediamo alcune cose in modo diverso, ma mi son trovato bene. A volte gli parlavo di cose al di fuori del calcio, come della famiglia, era una brava persona”. 

Tridente con Griezmann e Diego Costa: “L’importante è che la squadra vinca. Non mi interessa se si schierano  tre o quattro attaccanti, se devi correre di più o giocare per la quadra, l’importante è il gruppo ottenga risultati”.

Simeone:  “Ho un ottimo rapporto con Diego. E’ mio amico. La gente non lo sa, ma ho avuto brutti momenti in Inghilterra e lui mi ha dato una mano. Ecco perché se mi chiede di giocare dovunque, lo farò. Tre anni fa già ci parlammo, volevo venire a giocare qui ma non mi fu possibile”.

Difficoltà: “È la squadra perfetta per me. Anche se dall’esterno sembra facile giocare qui, in realtà è complicatissimo. Sembra che devi solo correre. Ma devi farlo con senso, con rigore tattico”. 

Juventus favorita e Atletico in crisi: “È una responsabilità per loro. Siamo consapevoli di chi sono e credo che avvenga anche il contrario. I giocatori della Juventus quando hanno saputo del sorteggio non sono stati molto felici. Li conosco e loro sanno dove stanno andando. Ci rispettano e noi rispettiamo anche loro”.

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