Formula 1, Montezemolo svela: “Mi dissero di licenziare Schumacher”

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Formula 1, Montezemolo ricorda l’esperienza con Schumacher in Ferrari.

A Luca Cordero di Montezemolo brillano gli occhi quando si parla di Michael Schumacher. Assieme a lui ha condiviso tanti momenti di gioia in Ferrari e ricordarli genera un’inevitabile emozione.

Cinque titoli mondiali piloti e altrettanti costruttori vinti consecutivamente in Formula 1 tra il 2000 e il 2004. Un bottino di successi importante e indimenticabile. La scuderia di Maranello non vinceva da tanto tempo ed è riuscita poi ad aprire un ciclo storico di trionfi. In questi giorni ricorre la data del quinto anniversario del tragico incidente di Schumi sulla pista da sci di Meribel (Francia) e un po’ di tristezza assale tutti. Anche perché le condizioni dell’ex pilota di F1 non sono note ufficialmente.

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Montezemolo in un’intervista concessa al Quotidiano Nazionale ha commentato la situazione riguardante Schumacher, con il grande silenzio sul suo stato di salute: «Condivido la scelta del riserbo voluta dalla famiglia. Sono in contatto con Corinna, ho visitato il museo di Kerpen, spero in buone notizie e auguro a Mick di ripetere anche soltanto in parte le imprese del padre».

Mick è il figlio di Michael e sta raccogliendo dei successi da pilota. Nel 2018 si è affermato in Formula 3 e il prossimo anno correrà in Formula 2. La strada verso la Formula 1 sembra tracciata, anche se al giovane figlio d’arte non va messa addosso troppa pressione. Le aspettative sono normali, visto il suo cognome pesante che porta, ma sia lui che la famiglia sono abili nel gestire tutto. Sicuramente sarebbe una storia fantastica vedere uno Schumacher nuovamente al volante della Ferrari.

Montezemolo ha avuto modo di ricordare i successi avuti con il sette volte campione del mondo e il rapporto instauratosi tra loro: «Con lui abbiamo vinto e rivinto tutto, più volte – spiega –. Il nostro rapporto si era presto trasformato in amicizia personale. Mi colpiva la sua attenzione maniacale ai dettagli. a parte l’immenso talento al volante, io credo che lui abbia lasciato una traccia nel Dna della Ferrari».

L’ex presidente della Ferrari ha anche rivelato che momenti difficili non sono mancati, visto che ci sono voluti cinque anni prima di vincere il titolo in F1: «Almeno due volte, nel 1997 dopo la collisione con Villeneuve e nel 1998 dopo l’incidente con Coulthard, in Belgio, sono stato tempestato di inviti a licenziarlo! Licenziare Schumacher, capisce? Mi dicevano che non sapeva controllare le emozioni, si figuri. Pensi se avessi dato retta ai presunti opinionisti… ». Il resto della storia lo conosciamo…

 

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Matteo Bellan