ESCLUSIVA SN, Queirolo: “Che emozione il podio di Rio. Ora voglio il tris con il Padova”

Elisa Queirolo trascina Padova alla vittoria (getty images) SN.eu
Elisa Queirolo difensore del Padova (getty images) SN.eu

ESCLUSIVA SN – 4 scudetti, 1 Champions Cup, 1 Coppa Len, 2 Coppe Italia, 1 bronzo Mondiale, 1 argento olimpico, 1 oro ed un argento europeo. Questo è il bottino di Elisa Queirolo, classe 1991, difensore del Pebliscito Padova. In esclusiva ai nostri microfoni la pallanuotista ligure ci ha raccontato l’emozione di Rio e gli obiettivi di questa stagione con la squadra veneta.

Vittoria e subito quattro reti. Un inizio di stagione migliore di questo non lo potevi avere.
Sicuramente è sempre bello ritornare in acqua e ricominciare il campionato. L’esordio è stato molto buono meglio rispetto alla UnipolSai Cup dove non abbiamo giocato molto bene e faticato come contro Milano. La cosa positiva è essere riusciti a mettere in acqua ciò che l’allenatore ci ha detto subito dopo la Coppa. Poi non guardo alle reti personali ma al risultato di squadra”

Domani sfida interna con Bogliasco. Che partita ti aspetti?
Secondo me Bogliasco sicuramente è una di quelle squadre che farà bene e darà molto fastidio quest’anno. Noi dobbiamo fare la nostra partita come sempre e farci rispettare. Sarà una partita difficile perché l’avversario è molto complicato“.

Avete vinto lo scudetto per due anni di fila. Cercherete di fare il tris
Il primo obiettivo è riconfermarci Campioni d’Italia. Non sarà facile perché il campionato si è livellato. Sono molte le squadre che daranno fastidio. Poi vogliamo fare molto bene in Coppa Europa visto che il secondo posto di due anni fa ancora “brucia” e l’anno scorso non siamo riusciti ad arrivare in finale. Ma come grosso obiettivo è il terzo scudetto di fila“.

Ritornando qualche mese indietro. Hai vissuto un Olimpiade da protagonista, che emozione hai provato a salire su podio a Rio?
Come ho già detto altre volte è difficile descrivere l’emozione. Già entrare nel villaggio olimpico è bellissimo e poi vincere  è stato molto emozionante perché è il sogno di una vita“.

Quando avete capito che in Brasile potevate lottare per la medaglia d’oro? Avete qualche rimpianto per la finale persa?
Vincere contro l’Australia è stato importantissimo perché chiudere al primo posto nel girone era fondamentale. Poi superare i quarti di finale fa salire l’adrenalina. In finale secondo me non siamo entrate in acqua con l’atteggiamento giusto. Eravamo meno sciolte del solito e questo ci ha penalizzate. Poi l’avversario era molto forte ed ha dimostrato di essere più avanti rispetto alle altre squadre in tutta la competizione. Tanto di cappello“.

Francesco Spagnolo