NOTIZIE GIRO D’ITALIA 2016 – Le parole di Diego Ulissi in conferenza stampa subito dopo la vittoria della quarta tappa.
Prima tappa italiana e vincitore azzurro con l’unica squadra che rappresenta il nostro Paese nella World Tour.
“Bisogna essere orgogliosi anche perché anche nelle classiche abbiamo dimostrato di essere lì. Il nostro obiettivo come l’anno scorso era centrare almeno una tappa, non sarà semplice vincerne quattro ma siamo partiti con il piede giusto. Personalmente sono felice perché era tutta la stagione che andavo forte. Alle classiche la condizione c’era, peccato per la Liegi perché mi sono spento nel finale. Oggi il percorso era idoneo e lo sfruttata al meglio“.
Le tue impressioni su questa tappa?
“Faceva molto caldo. E’ venuta più selettiva per quello che si pensava perché era la prima giornata di vero caldo. Il finale è stato un pò improvvisato perché dovevo scattare sull’ultima salita e dovevo essere in gruppo. Era difficile fare un’azione del genere partendo da dietro. Mi è venuto spontaneo quando ho trovato Conti anticipare e gli faccio grandissimi complimenti. Vedere un compagno tirare a tutta senza dire una parola è qualcosa di straordinario“.
Temevi che il gruppo potesse rinvenire?
“Sì, perché la discesa era una strada grandissima con il vento contro“.
Pensi di essere acquisito la mentalità di essere grande?
“Alla maglia rosa non ci penso. E’ qualcosa che viene di conseguenza. E’ normale ad ogni tappa che rispecchia le mie caratteristiche cerco di dare sempre il massimo. Oggi pensavo a vincere la tappa e basta. E’ un sogno e se dovesse accadere sarebbe un qualcosa di magnifico. Ogni anno che passa maturo ma sicuramente voglio pensare giorno dopo giorno. Andiamo avanti con umiltà e tranquillità”.
La vittoria odierna è abbastanza inusuale per il modo di correre.
“E’ naturale che quest’anno nel mio modo di correre cerco di essere più propositivo. La maturazione è importante e quando riesce a prendere maggiore sicurezza nei tuoi mezzi è ottimo. Oggi è stata una grande vittoria e sono contento“.
