Pallanuoto. Kazan 2015, Italia – Serbia 6-10: sconfitta netta per il Settebello

Andrea Fondelli (getty images)
Andrea Fondelli (getty images)

NOTIZIE KAZAN 2015 – E’ la squadra favorita per la vittoria finale e la Serbia lo ha dimostrato contro l’Italia. In semifinale i serbi non hanno lasciato scampo agli azzurri che non sono riusciti mai ad entrare realmente in partita concedendo molto in fase difensiva nel primo tempo, nel quale la Serbia ha allungato in modo decisivo con un parziale di 4-0. Timida la reazione nei secondi otto minuti per il Settebello. Provano a rientrare in partita nel terzo e nel quarto tempo, parziali in favore degli azzurri, ma ormai la partita era compromessa. Sfuma la seconda finale in due giorni. Ora per la sfida del terzo posto c’è da affrontare la Grecia che aveva sconfitto l’Italia nei gironi. Gli ellenici hanno perso nell’altra semifinale contro la Croazia dopo i tiri da rigore.

TABELLINO

Italia – Serbia 6-10 (0-4; 2-4; 2-1; 2-1)

Italia: Tempesti (GK), Di Fulvio F. 1, Velotto, Figlioli, Giorgetti 1, Fondelli 2, Giacoppo, Presciutti N., Gitto, Luongo 1, Aicardi, Baraldi, Del Lungo (GK). CT Campagna

Serbia: Pjetlovic G. (GK), Mandic 1, Gocic 1, Randelovic, Cuk 1, Pjetlovic D. 1, Nikic, Aleksic 1, Jaksic, Filipovic 1, Prlainovic 1, Mitrovic S. 3, Mitrovic D. (GK). CT Savic

Arbitri: Boris Margeta (SLO) – Radoslaw Koryzna (POL)

Note: In porta alla Serbia il n. 13 B. Mitrovic. Ammonito Campagna (CT Italia) nel terzo tempo. Uscito per limite di falli D. Pjetlovic (S) a 3’27 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 2/12, Serbia 4/7. Spettatori 2000 circa.

Alessandro Campagna: “Obiettivamente in questo momento la Serbia è più forte. Mi sarebbe piaciuto giocarmela alla pari. Nel primo tempo i ragazzi non erano in acqua. Abbiamo preso quattro goal di cui tre in contropiede dove abbiamo commessi errori evitabili. Levato i primi otto minuti abbiamo giocato alla pari. Scordiamoci la sconfitta e pensiamo al bronzo che vale anche l’accesso olimpico. Approccio al match? E’ stata preparata ricordandoci della sfida dell’Ungheria. Qualcosa non ha funzionato. E’ sembrata che non ci sia stata partita nonostante in difesa in alcune occasioni abbiamo difeso bene. Superiorità numerica? Loro difendono bene. Abbiamo provato di tutto e serviva una maggiore determinazione al tiro“.

Francesco Di Fulvio: “Siamo partiti male. Non abbiamo saputo reagire. Abbiamo fatto un primo tempo da dimenticare. Speravamo di rimontare ma eravamo un pò scarichi. Ora dobbiamo resettare e giocarci il bronzo. Abbiamo sbagliato l’approccio in acqua. Abbiamo preso un paio di goal in contropiede che ci hanno un pò spiazzato. Grecia? Dobbiamo prenderci la rivincita vista la sconfitta dell’esordio. Ora pensiamo alla finale del terzo posto e guadagnarci il pass per Rio“.

Andrea Fondelli: “Avrei preferito non segnare e vincere. Non abbiamo affrontato la partita nel modo giusto. Partite come queste ti fanno crescere e la strada è ancora lunga. Emozione? Non c’è niente di impossibile. La Serbia è forte ma non impossibile. Bisognava avere un altro approccio. L’emozione c’era ma non è una scusante. Grecia? Abbiamo un debito nei confronti della Grecia e daremo tutto. Speriamo di ottenere il pass e la medaglia“.