NFL. Kansas City: Belcher uccide la fidanzata e poi si suicida davanti al suo allenatore

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ecco la ricostruzione del tragico dramma che ha sconvolto la NFL

(getty images)

 

E’ una tragedia che per ora non ha spiegazioni. E che sconvolge la National Football League e tutto lo sport americano. Jovan Belcher, 25 anni, linebacker dei Kansas City Chiefs, ieri mattina ha ucciso la fidanzata, Kasandra Perkins, 22 anni. Quindi è salito in macchina e una decina di minuti dopo si è suicidato con un colpo alla testa nel parcheggio dell’Arrowhead Stadium, lo stadio della sua squadra. Come riporta la Gazzetta dello Sport, la ricostruzione della prima parte della tragedia è della madre dello stesso Belcher. Che ha visto il figlio uccidere la fidanzata con diversi colpi di pistola, ieri mattina, attorno alle 8, nella casa della coppia all’angolo tra la 54ª e Crysler Avenue, alla periferia di Kansas City, Missouri. Quindi Belcher è uscito e si è diretto verso lo stadio che dista una decina di minuti d’auto. Giunto nel parcheggio avrebbe chiesto a una persona dello staff di chiamare il general manager dei Chiefs, Scott Pioli, e l’allenatore Romeo Crennel. Evidentemente dev’esser stato convincente, nella sua richiesta, perché i due, insieme ad altri tecnici, lo hanno raggiunto subito. E lì, stando alle testimonianze, Belcher ha ringraziato Pioli e Crennel per tutto quello che hanno fatto per lui. In quel momento è arrivata nel parcheggio un’auto della polizia. Belcher allora ha cominciato ad allontanarsi dal gruppo, camminando all’indietro. Dopo qualche passo ha fatto fuoco, mettendo fine alla sua giovane vita. Sconvolti, Crennel e Pioli più tardi hanno dichiarato di non essersi sentiti in pericolo durante la breve, drammatica, conversazione. E che era chiaro come Belcher non avesse nessuna ostilità nei loro confronti.