LONDRA 2012. DONATO balza nella storia. Il fantastico bronzo dell’uomo normale

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Nei giorni bui dell’atletica, il 35enne supera gli acciacchi e sale sul podio del triplo. Greco 4°. Taylor vince: 17.81…

(Getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (A. Buongiovanni) – Fabrizio Donato vince il bronzo olimpico del triplo. Martedì compirà 36 anni: ci ha messo tanto a entrare nella storia. Ma adesso ci entra dalla porta principale. Il laziale, nei giorni più tristi dell’atletica tricolore, regala un bel raggio di sole. Per il movimento è la sessantesima medaglia a cinque cerchi. Al quarto posto finisce Daniele Greco, uno che a 23 anni ha davanti un futuro pieno di gloria.  La vigilia era stata tribolata. Fabrizio, che alla sua età non può non dover fare i conti con una specialità che consuma, accusa un’infiammazione al tendine d’Achille sinistro. Salta imbottito di antidolorifici. Daniele ha problemi di crampi di origine nervosa. Entrambi, martedì, avevano gestito al meglio la qualificazione: un solo salto, qualche rischio calcolato e via. Poi la finale. Tra i dodici protagonisti, Greco è il quinto a scendere in pedana. Subito dopo tocca a Donato. Il poliziotto atterra a 16.90, il finanziere plana a 17.38. È un risultato che vale già molto. Per i favoriti, gli statunitensi Taylor e Claye, arrivano invece due nulli. Claye, in apertura del secondo giro, spara un 17.54. Greco cresce a 17.34, Donato a 17.44: con Taylor di nuovo senza misura, gli azzurri sono secondo e terzo. Nel turno successivo cambia poco: nullo per Daniele, 17.45 per Fabrizio e Taylor un 17.15 di sicurezza. Si fermano in quattro, ma due tra coloro che restano, è come se fossero fuori: Copello è frenato da un acciacco muscolare, il pericoloso bahamense Sands — a quel punto quarto con 17.19 — ha il tendine rotuleo destro a pezzi. Nell’effettuare la quarta prova si spaccherà del tutto e sarà costretto a uscire in barella: l’immagine dell’infortunio è cruda. Tocca a Taylor: stavolta ha le briglie sciolte. E infatti: il suo è un gigantesco 17.81, un oro messo in banca. Ecco quel che si temeva: Greco parte per la rincorsa e allo stacco è vittima di crampi al polpaccio sinistro: è un altro nullo. Donato, invece, cresce ancora: 17.48 (+0.6).  Claye, adesso, è a sei centimetri. Non fosse che migliora a sua volta: 17.62. La gara, di fatto, finisce qui. Gli azzurri, in accordo con lo staff tecnico rinunciano al quinto turno. Devono solo temere il nigeriano Oke e il francese Campaore: ma non sono un vero pericolo. All’ultimo tentativo Daniele fa 16.92, Fabrizio un nullo. E la festa può cominciare. Con Donato trionfa l’atletica dell’uomo ‘normale’, come ama definirsi. Di chi vive anche da marito e da padre. Questo bronzo brilla come un oro.