CORRIERE DELLO SPORT. Ranieri: Inter, chiudiamola qui

CORRIERE DELLO SPORT. Ranieri: Inter, chiudiamola qui

Il tecnico neroazzurro si attende un risultato importante per chiudere la questione qualificazione il prima possibile per potersi concentrare sul campionato. Ranieri non si fida dei suoi avversari che si imposero all’andata e invita i suoi a restare concentrati.

(getty images)

Partita di confine: l’Inter può volare agli ottavi o ritrovarsi in ballo per la qualificazione. Un pari può bastare, ma Claudio Ranieri non si smarrisce in calcoli: «La mia squadra, quando va in campo, cerca sempre il meglio e punta a vincere» . S’allunga un filo d’ottimismo, affonda radici nelle trasferte precedenti: «Quando sono arrivato – riepiloga l’allenatore – una grande prestazione in Russia ha inaugurato un buon cammino: adesso dobbiamo completarlo, perché non abbiamo ottenuto ancora nulla».

RESPIRO- Il passaggio di turno vale doppio perché permetterebbe di concentrarsi sul campionato: Ranieri ci crede, benché rispetti tantissimo il Trabzonspor. «La loro solidità – osserva – è testimoniata dalla vittoria di San Siro: sono compatti, sanno giocare a calcio e ripartire, hanno un gran carattere come dimostra la rimonta contro il Lille. Saranno determinati perché possono ancora passare il turno, e sostenuti da uno stadio caldissimo, ma noi risponderemo con identica decisione: vogliamo chiudere qui il girone» . Ci sarà un’altra atmosfera, in questo stadio incastrato tra i palazzi, rispetto all’accoglienza ricevuta in aeroporto: «I tifosi turchi mi hanno regalato un mazzo di fiori: non mi era mai capitato in carriera, sono felicemente sorpreso».

TORTI- Il campionato non finisce tra parentesi, in questa vigilia di Coppa sul mar Nero. E non solo per il nesso strettissimo, per la consapevolezza di affrontarlo con più serenità in caso di qualificazione: non si spegne infatti l’eco delle polemiche sugli errori arbitrali, stavolta a causa d’un doppiopesismo che Ranieri rileva e malsopporta: «Alcune riflessioni nascono spontanee: come mai il commento degli episodi differisce? Quando i torti capitavano a noi, si sottolineavano i problemi che dovevamo risolvere, adesso si parla di campionato falsato. Non c’è equilibrio: se si sbaglia, si sbaglia sempre. E noi abbiamo solo detto che cinque rigori ci sembravano troppi. Ho preso l’episodio di domenica come aria nuova, come un piccolo segno del vento che gira. Non isolato, peraltro: s’è fatto male Snejider e Coutinho ha lasciato il segno».