Rugby, l’attacco del CT O’Shea: “All’Italia manca professionalità”

Conor O'Shea, allenatore della nazionale italiana di Rugby
Conor O’Shea, allenatore della nazionale italiana di Rugby (getty images) SN.eu

NOTIZIE RUGBY – Arrivato da 4 mesi sulla panchina dell’Italia, per rilanciare la nazionale e il rugby italiano, Conor O’Shea oggi ha lanciato un messaggio chiarissimo a tutto il movimento, dalle pagine de “La Gazzetta dello Sport”, ecco le sue parole: “Il potenziale è superiore a quel che pensavo. L’ho constatato nella tournée nelle Americhe di giugno e incontrando le società in queste settimane. Certo il lavoro da fare è enorme. C’è una generale mancanza di professionalità. Con l’attuale situazione è impossibile essere al top”.

Così sul suo lavoro: “Col mio staff, al quale presto, almeno per l’autunno, si aggiungerà Brendan Venter, iridato con gli Springboks 1995 e amico che darà una mano per la difesa, lavoriamo a contatto con quelli delle franchigie. Collaboriamo e poiché, come ho chiarito, mi sta molto a cuore la tenuta fisica dei giocatori, poniamo l’accento sulla preparazione. Basta che due o tre non siano all’altezza e tutta la squadra ne risente. Non vorrò azioni da dieci fasi se poi dobbiamo morire, pretenderò solo aggressività”.

La nuova Italia: “Con McLean primo centro, voglio vedere Palazzani estremo, con un talento come Canna e un uomo d’ordine come Allan, il problema apertura è finalmente risolto, a n. 9 punto su Violi e su un Bronzini che a Treviso ha ben sfruttato gli acciacchi di Gori, Favaro è una forza della natura”.