Il tennista serbo Novak Djokovic, attuale numero uno al mondo, in un’intervista ha svelato la sua attuale situazione, compromessa da problemi fisici.
Non è sicuramente stato un 2022 positivo quello di Novak Djokovic fino a questo momento. Tuttavia, il 34enne serbo sarà in campo nell’ATP 250 di Belgrado, evento che giocherà “in casa” anche se, come evidenziato dai numeri, sarà soltanto il terzo torneo al quale Djokovic prenderà parte in questa stagione, dopo Dubai e Montecarlo.
Ma cosa è mancato fino a questo momento al numero uno del Ranking mondiale? Sicuramente la giusta forma fisica, che lui stesso ha ammesso essere lontana dai momento migliori della sua carriera. E poi tutta la questione Covid, con la scelta di non sottoporsi alla vaccinazione contro il virus, che ne ha minato l’immagine a livello mediatico e di partecipazione agli appuntamenti di maggior prestigio.
Problemi fisici e miglior condizione ancora lontana: ecco cosa sta bloccando Djokovic (che ha però un obiettivo)
La sconfitta contro Davidovich Fokina a Montecarlo, con lo spagnolo poi arrivato alla finale contro Stefanos Tsitsipas, è stato un esempio evidente: Novak Djokovic non sta ancora benissimo e servirà tempo per rivedere il giocatore che tutti conoscono. “Ho bisogno di più partite per raggiungere il livello che voglio – ha spiegato durante un’intervista. – Recentemente ho fatto quattro sessioni di allenamento in un giorno, due fitness e due di tennis, ed ero un po’ stanco“.
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Il tennista serbo ha poi aggiunto: “Sfrutto ogni momento libero che ho per prepararmi fisicamente. Questo è particolarmente importante soprattutto per giocare sulla terra battuta: a Montecarlo non ero preparato, lo so benissimo, ma in particolare perchè mi manca ancora il ritmo del gioco. C’è una bella differenza tra giocare punti in allenamento e in modo competitivo, cambia tutto“.
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Infine, Djokovic ha svelato il suo obiettivo per questo 2022: “Il Roland Garros è il mio più grande obiettivo su questa superficie: voglio essere pronto per quando arriverò a Parigi e voglio andare il più lontano possibile“.
