Pelé: “Dicono che non sto bene…”, o Rey omaggia l’Italia

L’ex calciatore Pelé smentisce le voci sulle sue gravissime condizioni: “Dicono che non sto bene…”, poi o Rey omaggia l’Italia.

pelé malattia
(Instagram)

Dopo un’assenza di qualche giorno, è tornato a postare sui social network, l’ex calciatore brasiliano Pelé, il più grande di tutti i tempi, classe 1940. O Rey, infatti, ieri sui suoi profili social ha voluto dire la sua circa le persistenti voci sulle condizioni di salute. L’uomo, che è anziano e costretto come si nota dalla foto a muoversi sulla sedia a rotelle, è apparso però sorridente e per nulla affaticato.

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Le parole di Pelé: come sta davvero il grande campione

pelé omaggio italia
(Instagram)

Inoltre, sappiamo che Pelé sicuramente ha una forma tumorale in stadio avanzato, ma anche la figlia dell’ex calciatore ha smentito che le condizioni sarebbero disperate e che vi sarebbero metastasi ovunque. Il ritorno social del grande campione è accompagnato da un messaggio a quanti gli vogliono bene.

“Amici miei, so che ci sono persone che cercano notizie su di me” – sono le sue parole riportate fedelmente sul suo profilo Instagram – “Quindi lo mando qui. Oggi mi sono presa la giornata per prendermi cura del mio look!”.

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Pelé ha spiegato che da quando è iniziata la pandemia e quindi ha anche difficoltà a uscire di casa, è diventata sua moglie la sua “parrucchiera preferita“. L’ex calciatore, per molti insieme a Maradona il più forte di tutti i tempi, ha quindi scherzato: “Dicono là fuori che non sto bene. Non pensate che io sia bello?”.

Successivamente, è apparso un nuovo post su Instagram del grande campione, che è un omaggio anche all’Italia. Infatti Pelé ha pubblicato una foto della partita finale del mondiale di Messico 1970, il terzo vinto dal calciatore più titolato di sempre. Gli avversari sono proprio gli azzurri e tra gli altri è riconoscibilissimo il compianto Giacinto Facchetti. “L’amore per il calcio inizia dall’infanzia e dura tutta la vita”, sono le parole di Pelé. Perché la passione per il calcio – scrive ancora l’ex campione – “fa muovere anche le montagne”.