Gigi Buffon, scommesse e depressione: il dramma del portiere

Buffon oggi compie 44 anni, ha la voglia di vent’anni fa e la saggezza del veterano: le scommesse, la depressione, la Juve e il futuro in Nazionale.

Buffon
Gianluigi Buffon (Getty Images)

Di scudetti cuciti sul petto ne ha, anche una Coppa Uefa e una Supercoppa Europea e soprattutto il Mondiale del 2006. Gigi Buffon non ha bisogno di presentazioni né che la sua carrieva venga riproposta: sarebbe inutile perché la sua maestria tra i pali è nota e sarebbe anche troppo lunga.

Basta sapere che il suo giudizio non è uno tra i tanti. Oggi compie 44 anni ed è ancora lì, sotto la traversa e tra i pali, ora a Parma, in Serie B, dove oltre vent’anni fa era diventato uno dei giovani più interessanti della nostra Serie A.

Non ha più i capelli lunghi e il volto è un po’ cambiato. È però sempre attendo a quello che succede intorno, soprattutto in casa Juventus dove ha vinto quasi tutto (resta il rammarico delle Champions).

In occasione del compleanno in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato di lui e della squadra bianconera che si appresta a ufficializzare Vlahovic, il giovane che ha definito migliore al mondo insieme a Haaland e Mbappé.

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Gigi Buffon, il futuro in Nazionale, il passato e le scommesse

Buffon con il capitano della Nazionale Cannavaro festeggia il mondiale 2006 (Getty Images)

Vari gli argomenti toccati dal numero 1 dei numeri 1 italiani. Tra questi Dybala e il consiglio di pensare bene prima di andare via e un altro alla stessa Juventus perché la suggestione di vedere in attacco Dybala e Vlahovic è tanta.

E poi la Nazionale, la cara maglia azzurria. Il pensiero per i mondiali in Qatar c’è ma prima bisogna risolvere il nodo qualificazione. Poi si svela e dice che in realtà non sogna più il campionato del mondo perché ci sono dinamiche che gli fanno pensare che il desiderio possa non realizzarsi.

Ma se non riuscisse a giocare il mondiale di novembre prossimo, penserebbe a quello del 2026, a 48 anni. Non conta l’età ma quello che dice il campo, sostiene.

Nel passato del campione, anche sette mesi di lotta contro la depressione e Buffon dispensa consigli su come uscirne, contando su se stessi. In particolare, dice il portiere, grande forza gli ha dato l’aggrapparsi all’arte, “prendendo emozioni dai quadri”. Infine un pensiero a qualcosa che gli ha fatto male, le scommesse. Lo ha fatto, ma mai sulle partite e respinge fortemente tutto ciò che lo accosta a combine, riciclaggi e altri affari sporchi.

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In passato è stato nel vortice delle polemiche anche per altro come quel “Boia chi molla” che definisce un errore e non sapeva neanche il significato, così come il numero 88.