Uefa, Platini attacca: "Squalifica? Contro di me complotto di Fifa e Tas. I colpevoli devono pagare".

Michel Platini ex presidente Uefa
Michel Platini ex presidente Uefa

Michel Platini parla a quattro mesi dalla scadenza della squalifica  inflittagli dalla Fifa quando era presidente della Uefa, per aver percepito illegalmente denaro per alcune consulenze, dall’allora numero uno del calcio mondiale Joseph Blatter. 
L’ex fuoriclasse francese ha parlato a Parigi, dove ha convocato i giornalisti di sei Paesi, tra cui l’Italia. Il 10 ottobre scadrà la squalifica, l’11 ottobre le “roi” tornerà disponibile per il calcio.
Ritorno e squalifica: “Non so se tornerò nel calcio. Credo che ci sia stato un complotto del Tas e della Fifa nei miei confronti, lì sono tutti amici e si conoscono molto bene tra loro.  Sono stato giudicato in tutti i processi sportivi senza potermi difendere, ma non è rimasta in piedi nessuna accusa di corruzione o altro. Nella mia ultima conferenza da presidente Uefa, al sorteggio di Montecarlo del 2015, qualcuno mi aveva messo sull’avviso”
Obiettivi: “Adesso sono io che attacco perché voglio che siano  puniti tutti quelli all’origine del complotto per impedirmi di diventare presidente della Fifa.
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Fatti: “Due storie erano in ballo. Mio figlio che lavorava per un’azienda del Qatar. E il pagamento Fifa ricevuto da Blatter, regolarmente denunciato al Fisco. Erano soldi che Blatter mi doveva, forse avrei dovuti chiederli prima”.
Rimorsi: “Invece di perdere tempo con tutti questi giudici sportivi, che non hanno portato a niente, avrei dovuto rivolgermi subito ai giudici civili. Solo che alla Fifa, se lo fai, sei fuori”.
Sospetti: “Non posso pensare che dietro a tutto ciò ci fosse Infantino, dopo tutto quello che ho fatto per lui alla Uefa quando era segretario. Comunque dopo un po’ lui venne da me e mi disse che pensava di candidarsi. Rimasi sorpreso, per me lui non è legittimato , né credibile come presidente della Fifa, dopo aver vomitato contro di essa per 10 anni. Infantino appoggiò la mia candidatura alla presidenza della Fifa, forse puntava alla Uefa”.
Aiuti: “Pochi. Dopo quelle accuse, inglesi, americani, nord europei erano tutti contro di me. Abete mi ha difeso invece”.
Blatter: “E’ stato un buon presidente, fino al 2013 leale con me. Poi ha creato un’atmosfera cattiva nei miei confronti”.
Qatar: “Non mi hanno chiesto niente. Solo Blatter mi invitò a votare Russia”.
Futuro: “Non mi sento uno squalificato, voglio essere considerato pulito e che venga restituita la mia immagine. Chi mi ha voluto male paghi deve pagare”.
Var: “Dà qualche vantaggio, ma anche tanti svantaggi relativi al ruolo dell’arbitro e alla filosofia del calcio. Esempio: il rigore della finale di Champions non c’era”.
Superchampions: “Il rischio èè che i campionati perdano valore, ma magari ai tifosi piace così”.
Fair Play Finanziario: “La cosa di cui vado fiero. Ora il calcio è a posto. Bisogna sorvegliare”.
Io più grande juventino: “Facciamo così: se pensiamo agli ultimi 40 anni io, ma per la generazione Internet Ronaldo”.
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