Inter, ancora dura la Curva Nord con Icardi. Poi alla squadra. “Svegliatevi. A buon intenditor…”

Icardi ancora tensione con la Curva Nor nerazzurra
Icardi ancora tensione con la Curva Nor nerazzurra

Ancora tensione e non può essere altrimenti perchè il rapporto è ormai insanabile. La Curva Nord dell’Inter torna a tuonare contro Mauro Icardi ma questa volta va oltre e il messaggio è chiaro anche per la squadra.

Così a 48 ore dalla sfida con il Chievo il gli ultrà nerazzurri mettono in chiaro le cose e scrivono così in questo comunicato: “Ne mancano solo 3. Tre gare per riconfermarci in Champions League, 9 punti per finire la stagione nel migliore dei modi.
È stato un anno calcisticamente travagliato tra cambi dirigenziali, punte spuntate e stelle offuscate. Il ritorno nella Coppa Regina, vissuto in maniera altalenante tra l’illusione e la libidine iniziale e l’inesorabile affievolirsi e perdersi successivo; poi L’Europa League, quasi distrattamente perduta per strada. In Italia invece, a parte la solita folle sottovalutazione della Coppa nostrana, un campionato che non ha mai e poi mai dato l’impressione di poter prendere una piega superiore al portare a casa una sufficienza stiracchiata. Ciononostante, a 270 minuti dal termine, la classifica ci vede al terzo posto, quindi in piena corsa per rispettare il preventivato minimo stagionale”. 

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Comunicato della Curva Nord Inter
Comunicato della Curva Nord Inter

Questo per quello che riguarda l’obiettivo Champions League, ma al centro delle tensioni c’è sopratutto il rapporto con Mauro Icardi, ormai ai titoli di coda. E proprio su questo il comunicato prosegue: “Ribadiamo nuovamente che la nostra presa di posizione contro-Icardi è stato un atto d’amore verso i colori nerazzurri. Molti hanno voluto dipingerci come destabilizzatori, il nostro agire invece è stato fatto solo in funzione del rafforzamento di un concetto di squadra che poteva sfaldarsi da un momento all’altro. Quindi, al di là delle apparenze, l’Inter è e deve essere composta sempre da gente disposta a lottare per quella maglia. Rifiutarla, come ha fatto Icardi, senza poi una categorica condanna da parte nostra, avrebbe forse portato a molto peggio all’interno di un ambiente che vedeva depotenziata e delegittimata tutta la restante parte di squadra.. Noi, certamente, possiamo andare fieri di quanto fatto. Perché i risultati sono l’obiettivo unico riconosciuto, ma mai e poi mai potremmo accettare una squadra che non abbia nel proprio DNA la prerogativa prima di correttezza, rispetto ed onore per dei valori che hanno il loro principio nell’anno 1908. E quindi certi comportamenti da noi trovano e sempre troveranno un muro invalicabile. E da lì non si passa. Ci spiace per i disguidi col pubblico di San Siro, che quasi ha preso a tifare Icardi per il gusto di venirci contro, ma ognuno è giusto che si tenga stretta la sua scala valoriale e manifesti come meglio credo la propria dignità. La maglia prima di tutto. Cerchiamo di esserne all’altezza, tutti. Solo così potremo essere degni dell’Internazionale”. 

Non solo Icardi c’è anche un messaggio diretto alla squadra: “Ah, adesso però la squadra si dia una svegliata. A buon intenditor…
Nuovamente si alzino le bandiere, fuori la Voce Curva Nord. Con il Cuore! L’Inter ha bisogno di Noi!!!” concludono.

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