Roma, Baldissioni: “Al lavoro per risolvere il problema dello stadio”

Pallotta e Baldissoni, i vertici della Roma (getty images)
Pallotta e Baldissoni, i vertici della Roma (getty images)

NOTIZIE ROMA – Intervenuto oggi all’assemblea generale degli azionisti giallorossi il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni a parlato di alcuni argomenti centrali nel futuro della Roma, ecco il suo intervento, riportato da vocegiallorossa.it: “Prendiamo atto delle richieste di maggior presenza di Pallotta ma lui lavora costantemente per la Roma, per tutte le iniziative, sponsorizzazioni e lavora sempre dal suo ufficio. Prestissimo sarà a Roma e lo sarà con molta più frequenza. È vicinissimo alla squadra e ci parliamo ogni giorno. Sugli accordi con società di scommesse, sono società regolamentate e non è una novità per la Roma, che in passato aveva fatto altri accordi del genere. Le iniziative che vanno al di là della sponsorizzazione, di carattere sociale, vengono fatte anche con queste società che sono attive sul piano sociale. Per quanto riguarda le domande sulla situazione di finanziamento della Roma, essa è una riorganizzazione della posizione finanziaria della società e ci ha portato ad avere un rapporto di 1:1 con i ricavi. Il finanziamento ha ottenuto un rating a BB+, ed è un rating di basso rischio. Noi lo vediamo come un elemento positivo e di miglioramento. Il tasso di finanziamento è sugli standard di mercato. Sulle attività di mercato, è stato raggiunto un ammontare di 190 milioni di plusvalenze reali negli ultimi 3 anni pur mantenendo la competitività sul terreno di gioco. Questa è una risposta oggettiva sul lavoro svolto sulla scelta e gestione dei calciatori. In merito ai costi che rimangono alti, questa è una scelta che la società è chiamata a fare anche condizionata all’accesso a redditi più alti garantiti da competizioni come la Champions. Si scelglie quindi di mantenere dei costi alti potendo contare su introiti migliori e ovviamente scelte diverse potranno essere fatte qualora non ci fosse l’accesso alla Champions. Il costo del personale è rimasto alto ma in valore assoluto nel 2012 era pari all’89% dei ricavi, nel 2015 al 75%”.

Lo sponsor sulla maglia: “Avremmo la possibilità di chiudere con alcune aziende ma è una questione di scelta, si vuole cercare di valorizzare al massimo il brand Roma che aumenta giorno per giorno anche grazie alla partecipazione in Champions. Secondo noi così valorizziamo al massimo il brand per andare alla ricerca il partner migliore. Sulla proprietà dello stadio: è stata affidata a una nuova società per poter finanziare il progetto ma fa comunque parte del gruppo. In merito alla remunerazione dei manager, i premi pagati sono legati all’aumento dei ricavi che sono misurabili con l’accesso alla Champions e questo ha fatto sì che il bonus ai dirigenti venisse pagato”.

La questione stadio: “Per quanto riguarda la situazione dei tifosi, ribadiamo quanto detto da Pallotta. C’è stata l’introduzione di misure più restrittive di controllo per volontà dei responsabili dell’ordine pubblico. Quello che stiamo facendo è cercare di trovare una posizione di normalizzazione. La normalità per noi è di andare allo stadio liberamente, nel rispetto delle regole, ma in un contesto di gioia e non militarizzato. Siamo vicini dal trovare una soluzione, senza vivere un’atmosfera di pressione che sta diventando un problema evidente. In merito al suggerimento di organizzare una rete di scout, la Roma ha sviluppato un sistema di scouting molto strutturato attraverso anche un softwer su cui si lavora da Roma e dagli Stati Uniti. Abbiamo ben 1.140 giocatori in tutto il mondo visionati e valutati da scout. I dati sulla gestione positiva della gestione non possono certo essere un caso”.