Carpi, Caliendo chiude le porte del Braglia: niente allenamento

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NOTIZIE CARPI – Pazzesco quello che è accaduto quest’oggi a Modena, precisamente allo stadio Alberto Braglia. Il presidente dello stesso club emiliano, Antonio Caliendo, ha deciso che lo stadio non sarebbe stato disponibile per l’allenamento odierno del Carpi di Giuseppe Sannino. Tra stupore e incredulità tutto lo staff biancorosso ha lasciato l’area del Braglia per rientrare a Carpi dove nel vecchio Cabassi si è svolto l’allenamento del pomeriggio. Il tecnico della squadra neopromossa nella massima serie, ha parlato con Caliendo ma senza trovare una soluzione. Lo stadio Braglia è di proprietà del comune di Modena che ha dato da anni in gestione l’impianto al Modena Calcio. Il Carpi, pagando un regolare affitto (in parte al Comune e al Modena Fc), gioca da quest’anno le proprie gare in serie A casalinghe al Braglia. Domenica lo stesso Carpi ospiterà il Bologna nel nono turno di campionato.

Aggiornamento ore 17.10 – «Allo stadio Braglia si è svolta un’indecorosa e inspiegabile sceneggiata con Antonio Caliendo come protagonista. Stiamo già valutando gli atti per decidere quali azioni mettere in campo». Lo dice, a nome del Comune di Modena, l’assessore allo sport Giulio Guerzoni. Per l’assessore Guerzoni «la città, gli sportivi e i tifosi del Modena non meritano la figuraccia che Caliendo ha fatto fare a tutti noi». Il Comune di Modena, infatti, «come prassi delle scorse settimane, dopo aver preso atto dei contatti mail tra le due società aveva dato il nulla osta all’utilizzo dello stadio per la rifinitura che precede la partita con il Bologna. È stato Caliendo a cambiare inspiegabilmente posizione contravvenendo in questo modo agli accordi siglati nei mesi scorsi che, a quanto risulta al Comune, il Carpi sta rispettando per quello che riguarda gli aspetti economici. E questo rende ancora più incomprensibile l’atteggiamento di Caliendo». Il Comune di Modena è proprietario dell’impianto, concesso in affitto al Modena che, a sua volta, ne ha concesso l’utilizzo al Carpi. La società neopromossa in serie A paga parte dell’affitto al Modena, parte al Comune. «È necessario – ha detto l’assessore – garantire l’utilizzo corretto e l’adeguata attività di manutenzione dell’impianto sportivo di proprietà del Comune. È evidente che bisogna cambiare registro e rispettare gli accordi, al contrario difficilmente si potrebbe andare avanti». (Ansa)