Calcio. Montali: “Questa Roma non deve porsi come obiettivo il terzo posto, mi sembra limitante”

L’ex dirigente giallorosso ha voluto esaltare il club dopo la terza vittoria consecutiva in campionato…
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NOTIZIE AS ROMA – Giampaolo Montali, ex dirigente della Roma, ha commentato all’Adnkronos l’ottimo momento della squadra giallorossa e dopo la terza vittoria consecutiva in campionato, la rosa di Garcia dovrebbe porsi obiettivi superiori al terzo posto:

“Ieri sera ero ho visto un’ottima Roma, che ha fatto un po’ fatica nel primo tempo ma dopo il gol del pareggio di Florenzi ha dominato l’avversario, grazie a una qualita’ nettamente superiore. Mi sembra che la Roma stia riuscendo a coniugare il grande talento dei giocatori a disposizione con l’organizzazione di gioco e con il giusto atteggiamento in campo e penso che gran parte del merito vada a Garcia. Dall’esterno mi sembra una persona quadrata, con le idee chiare, e’ riuscito a isolare la squadra e a farsi seguire dai giocatori, merita un’applauso. Io credo che questa Roma non debba porsi come obiettivo il terzo posto, mi sembra limitante. I giallorossi hanno il grande vantaggio di non giocare le Coppe europee e di potersi concentrare solo sul campionato. Sara’ determinante la capacità di superare i momenti difficili che in una stagione di 9 mesi inevitabilmente capiteranno, e li sarà decisiva la società, che dovrà dimostrare di avere la mentalità vincente e di saperla infondere nello spogliatoio, perchè per vincere servono tre componenti: giocatori, allenatore e società“.

L’ADDIO ALLA ROMA – “Da Trigoria sono dovuto andare via dopo due anni nei quali penso di aver fatto bene, ma la nuova proprieta’ ha deciso legittimamente di puntare su altri dirigenti. Ho ricevuto alcune proposte che però non mi hanno convinto, per divergenze di opinioni con chi mi ha cercato. Troppo spesso le società di calcio pensano che per vincere bastino giocatori bravi e un grande allenatore, invece secondo me si vince con la migliore gestione di tutte le risorse a disposizione, dal fuoriclasse che guadagna milioni di euro, fino ai magazzinieri e ai giardinieri. Io sono un gestore delle risorse, non mi occupo di mercato sono un dirigente atipico per il calcio italiano, speriamo che a qualcuno interessi una figura con il mio profilo”.

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