LAZIO. AVV.GENTILE: “Domani presenteremo il ricorso: speriamo di annullare o quantomeno ridurre la pena”

Il legale del club biancoceleste ammonisce però i tifosi…

(Getty Images)
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NOTIZIE SS LAZIO – Ai microfoni di Radio Sei l’avvocato Gentile, legale della SS Lazio, dice la sua sulla sanzione della Uefa che ha punito il club biancoceleste con due turni a porte chiuse per i presunti episodi di stampo fascista nel corso della gara contro il Borussia Monchengladbach dello scorso 21 febbraio:

“La Uefa è stata chiara fin dalla gara contro il Maribor, quando è stato esposto lo striscione ‘Free Palestine’: le manifestazioni razziste non vengono tollerate. E siccome si è detto che la Lazio non recepisce il messaggio, la Uefa ha deciso di punire pesantemente il club. Gli addetti della Uefa ormai vengono all’Olimpico prevenuti e dopo la gara con il Borussia hanno segnalato che 200 tifosi, dopo l’inno di Mameli, hanno fatto il saluto romano. A noi non risulta affatto questo, stando anche a quanto recitano i rapporti della Ps. La Uefa ha creduto ai suoi ispettori. Indubbiamente è una situazione difficile ma non ci fermeremo: domani faremo ricorso al Tnas di Losanna e speriamo di ridurre la pena o addirittura di azzerarla. Ma la cosa più grave è che la Lazio si faccia la nomea di un club che non recepisce insegnamenti dalla sanzioni. Questa è una cosa sulla quale ragionare, sia per quanto riguarda l’immagine della società, sia per quanto riguarda un discorso più materiale: senza tifosi si hanno delle perdite economiche. Voglio sottolineare però come gli ispettori della Uefa non hanno allegato delle foto al loro rapporto ma sono stati circa 30 minuti sotto la Curva. Questo per sottolineare come siamo sotto la lente di ingrandimento del massimo organo europeo. La Lazio viene ormai considerata una squadra con la tifoseria razzista: ci hanno marchiato in questa maniera. Le parole di Lotito? E’ vero che il club è stato penalizzato da 200 persone su 30mila che erano presenti allo stadio ma sono proprio questi 29,800 che dovrebbero tutelare il club. Andare allo stadio deve essere la prima occasione di assoluto divertimento. Bisognerebbe far capire che fare il saluto fascista allo stadio è inutile, danneggia lo spettacolo e la Lazio”.