BALLARDINI a vita: «Ci metto la faccia. Il GENOA casa mia»

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA. GAZZETTA DELLO SPORT – L’uomo è straordinariamente normale, e forse (anche) per questo Davide Ballardini e i genoani si erano piaciuti così tanto già due anni fa… Ora che è tornato al capezzale di un Genoa malato, stessa storia: otto punti in quattro gare. «Stavolta, come allora, le premesse erano molto positive. Mi riferisco alla serietà e alla qualità dei ragazzi, poi confermate sul campo».
Il presidente, tre giorni fa: «Solo uno stupido potrebbe pensare di privarsi di un allenatore come Ballardini».
«Roba da pelle d’oca, non so cosa rispondere. Questo è un club grande, eppure semplice. Alleni la storia. Si è creato un legame naturale».
Il mercato di gennaio ha avuto il suo peso, ma lei ha rivitalizzato molti giocatori.
«I ragazzi danno soddisfazioni quotidiane. E poi alleni a Genova, a un passo dal mare: meraviglioso. Prima del sottoscritto vengono però Pilati, Barbero e Spinelli, che lavoravano qui e già conoscevamo, e poi Melandri e Regno».
Lei ci ha messo la faccia.
«Sempre. Fa parte della mia cultura. La reputazione nella vita è importante. Nessuno di noi è capace di recitare, e questo è un grande difetto e un limite, ma viviamo bene così».
La trasformazione più incredibile è quella di Borriello: un bomber al servizio del Genoa.
«A Torino, con la Juve, la nostra prima gara, avevamo fatto scelte diverse in partenza, ma lui è entrato risultando straordinario. Marco potrebbe fare mister universo, eppure è più bello dentro che fuori. Immobile? Sta facendo in pieno il suo dovere, ogni giorno».
Il mercato di gennaio ha portato esperienza al Genoa.
«Siamo un buon mix, ma di sicuro i nuovi hanno avuto facilità d’inserimento, perché c’erano le condizioni ideali».