MILAN. Ecco SALAMON. Mai un polacco in rossonero

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Calori lo ha inventato difensore a Brescia: arriva per 3,5 milioni. Metà Paloschi al Chievo…

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA – (M. Brega) – Salamon è’ arrivato in via Turati, ha firmato con il Milan e il sorriso gli ha trasformato il volto. Ma il finale lieto è solo la minima parte di una trattativa durata quasi due mesi e che anche ieri mattina ha avuto momenti lenti e momenti rock. Il Milan lavorava alla realizzazione dell’affare appunto da un paio di mesi. Per completare l’operazione serviva trovare la strada giusta. E l’illuminazione è arrivata grazie a un prodotto interno come Paloschi. L’attaccante di Chiari, cresciuto nel vivaio rossonero e tuttora al Chievo, è sembrato l’elemento giusto. E così i contatti tra il Milan, il Chievo e l’entourage del giocatore hanno iniziato a parlarne. I tempi stretti però hanno costretto i protagonisti ad arrivare al rush finale con la soluzione ancora incompleta. Alla fine la quadra è stata trovata: la metà di Paloschi è stata ceduta al Chievo e così si è sbloccata la trattativa Salamon. I contatti decisivi sono arrivati poco dopo l’ora di pranzo. Questa volta agli incontri era presente anche una delegazione del Brescia, guidata da Fabio Corioni (figlio del Presidente Gino) e dal d.s. Visci, oltre che Raiola e l’avvocato Rigo. Sono bastati 50 minuti per definire i dettagli del trasferimento sulla base di 3,5 milioni per l’intero cartellino, gli stessi che il Milan incasserà dalla cessione della metà di Paloschi dal Chievo. E dopo l’incontro in albergo, tutti in sede da Galliani per sistemare tutti i documenti inviati poi alla Lega. All’uscita dagli uffici di via Turati 3, Salamon già parla da rossonero: “Sogno di diventare un elemento importante subito per il Milan, mi ispiro ai difensori che sanno impostare il gioco. Ho voglia di conoscere Balotelli ed El Shaarawy. Il numero di maglia? Ancora non l’ho scelto”. Salamon sarà il primo polacco della storia a vestire la maglia rossonera.