SERIE A. La ROMA non si regola

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (U. Trani) – Almeno c’è la fortuna. Il palo e la traversa salvano Goicoechea sulle raffiche finali di Diamanti e Tachtsidis forse allunga la vita giallorossa di Zeman. La Roma, due volte in vantaggio contro il Bologna e nella ripresa addirittura sotto, pareggia 3 a 3 al Dall’Ara grazie al greco che piace solo al boemo : solo 2 punti in 4 partite di campionato, gli unici successi contro la Fiorentina e l’Inter in Coppa Italia. Il terzo posto è ora a 9 punti e non più a 10, ma guardare la classifica è deprimente: ottava posizione dopo il sorpasso del Catania. Goicoechea rischia di far affondare Zeman con largo anticipo sulla chiusura della stagione. E con il portiere anche la fase difensiva, 38 gol incassati sono un’enormità, è da bocciare, con grandi colpe dei singoli: Balzaretti, Burdisso e Castan. Avendo gli uomini contati davanti e senza nemmeno una punta in panchina, Zeman alza Pjanic a destra nel tridente, dove Osvaldo si riprende il posto da centravanti anche perché Destro non c’è e Totti fa il regista offensivo a sinistra. Senza De Rossi, confermato Tachtsidis in mezzo a Bradley e Florenzi: il greco fa ripartire l’azione, ma come dinamismo dà poco e non protegge la difesa. Dietro gli interpreti sono sempre gli stessi, a parte Marquinhos, in panchina, per il fastidio alla caviglia. Mancando il giovane brasiliano, il reparto è fragile: Burdisso e Castan non fanno coppia. E a sinistra Balzaretti non è presentabile. Pioli, invece, sceglie in partenza il 4-2-3-1 e aspetta i giallorossi per ripartire. Gabbiadini entra facile a destra proprio dal lato di Balzaretti. Anche il Bologna sbaglia sulle tre reti della Roma, ma le gaffe della difesa giallorossa sui gol della squadra di Pioli sono da dilettanti allo sbaraglio. Florenzi, nell’azione del vantaggio, riceve palla da Sorensen che gli regala la palla, con un rinvio sballato: il centrocampista si appoggia a Totti che lo manda in porta. Destro sull’uscita di Agliardi per l’1 a 0 al nono. E’ Castan a farsi trovare impreparato sull’1 a 1 di Gilardino al diciassettesimo. Prima buca di testa e subito dopo non chiude sul centravanti dopo la respinta di piede di Goicoechea su tiro di Gabbiadini. Pochi secondi e Pjanic, scendendo sulla destra, disegna il cross per il 2 a 1 di Osvaldo al diciottesimo, con Sorensen che si addormenta e lascia l’italoargentino libero di colpire di testa. Al ventiseiesimo Burdisso permette a Gabbiadini di girarsi in area e di piazzare il sinistro rasoterra per il 2 a 2, con Goicoechea sorpreso e lentissimo. Il portiere uruguaiano diventa, nella ripresa, l’unico responsabile per il terzo gol del Bologna. Respinge fiacco, con una mano, il cross da sinistra di Diamanti, togliendo la palla dalla testa di Burdisso che si era tuffato anche lui per rinviare. Facile per Pasquato, in campo da cinque minuti per Gabbiadini, segnare di destro a porta vuota al nono. Pioli passa al 4-3-1-2 e fa bene, Zeman ovviamente insiste con il 4-3-3 anche se dopo la rete di Pasquato cambia due uomini: fuori Balzaretti, guaio muscolare alla coscia, e Florenzi, stanco, dentro Dodò e Marquinho. La Roma va avanti a strappi, con rabbia e approssimazione. Non ha la forza di attaccare e si allunga. Prima della mezz’ora debutta Torosidis per Piris. L’ingresso del terzino coincide con il gol del suo connazionale Tachtsidis, colpo di testa su punizione di Totti e prendendo il tempo a Kone: 3 a 3 al ventinovesimo e primo gol stagionale per il centrocampista greco. Osvaldo ha la palla del match: testa e parata di Agliardi. Diamanti impreca: colpisce il palo con un sinistro da fuori e, nel recupero anche la trasversa su punizione. Goicoechea, con i brividi ancora addosso, salva il pari, il promo in trasferta, due volte su Motta. Ma i suoi errori incidono, come quelli dei difensori, sul risultato.