MILAN. MONTOLIVO: “BALOTELLI? I giocatori di qualità sono ben accetti, MILANELLO fa bene”

Il centrocampista rossonero ha toccato molti argomenti nel programma “Undici” su Mediaset…

(Getty Images)
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NOTIZIE MILAN – Il centrocampista del Milan, Riccardo Montolivo, è stato ospite al programma “Undici” su Mediaset. Ha toccato molti argomenti, tra cui il suo passato alla Fiorentina, la Nazionale e il cammino del Milan in Serie A:

PARTENZA LENTA CON IL MILAN –Stiamo pagando l’avvio difficoltoso di inizio campionato. Il segreto? Lavorare, seguire l’allenatore. Ci stiamo riuscendo, siamo ancora lontani dagli obiettivi di stagione, ma stiamo dando continuità. Siamo lì e dobbiamo crederci. Problema principale all’avvio? Non eravamo ancora squadra, non era colpa dello stadio di San Siro, facevamo fatica in qualsiasi stadio. Forse la svolta è avvenuta nella vittoria contro la Juventus, ci ha dato gran fiducia, gran stima”.

ALLEGRI –Non l’ho mai visto in crisi, Galliani lo ha sempre sostenuto sia privatamente che pubblicamente“.

EL SHAARAWY E NIANG – “El Shaarawy ha grandi qualità, fiuto del gol, può diventare un fenomeno. Niang? Nello spogliatoio è imprevedibile, allegro, divertente. Ha grandi qualità, grande fisico, gran calcio, deve migliorare tatticamente, ma è bravo“.

RENDIMENTO –Sono soddisfatto del mio rendimento, ma consapevole che ancora non ho fatto niente di particolare. La strada è lunga, per meritarsi la maglia del Milan ci vuole continuità“.

LA CLASSIFICA – “Ci siamo avvicinati, le squadre davanti corrono, faremo tutto il possibile per recuperare, dipende tutto da noi ma anche dagli altri“.

IL BARCELLONA E MESSI – “Sulla carta loro sono più forti, sono i più forti in assoluto, è come la Spagna in Nazionale, sarà dura, partiamo da sfavoriti. Messi? Ci penseremo, ora pensiamo a Di Natale e Muriel“.

BALOTELLI – “E’ un ragazzo un po’ egocentrico. In Nazionale si è sempre comportato bene ma conosciamo i suoi passati. Milanello il posto ideale per Balo? Credo di si, è un posto buono per tutti, ambiente con regole ferree, rispetto ed educazione sono la base in questa società. Comunque i giocatori di qualità sono sempre ben accetti“.

PRESSIONI DI FIRENZE E DI MILANO – “Piazza difficile Firenze, piazza molto esigente, sicuramente una buona palestra per una grande squadra. Sicuramente a Milano le pressioni sono maggiori, ma anche a Firenze non è facile“.

LA FIORENTINA – “Sono felice per la mia scelta, scelta giusta in un momento difficile. Sono contento per la Fiorentina, sta giocando bene, si merita la posizione che ha“.

L’AMICIZIA CON PAZZINI –Bella storia, siamo legati da un’amicizia importante, abbiamo vissuto tante emozioni insieme, come l’esordio con l’Atalanta in Serie A e ci siamo ritrovai al Milan. Lui ha inciso nella scelta? Sono contento perché è un grande amico e un grande calciatore. Sono legato molto a tutti i giocatori con cui ho fatto le giovanili, come Lazzari e Canini”.

PASSATO CON LA FIORENTINA – “Sette anni indimenticabili, soddisfazioni, gioie, alti e bassi, com’è normale che sia. Ricordo con grande affetto la città, i tifosi, la gente per strada che mi ha sempre trattato bene. Ho molti ricordi molto belli legati alle esperienze europee ricche di soddisfazioni. Storia chiusa probabilmente male, ma mi dispiace poteva finire meglio, troppe incomprensioni, ma andiamo avanti“.

KLOSE E IL GOL IN FUORIGIOCO IN CHAMPIONS CONTRO IL BAYERN –La più grande delusione calcistica a Firenze, giocavamo bene, avevamo un grande gruppo, quel gol ha pesato tanto nella qualificazione, abbiamo vinto 3-2 in casa al ritorno ma non è bastato, chissà come sarebbe finita se fossimo passati“.

L’ESORDIO IN NAZIONALE – “Prima partita in mondiale in Sudafrica non ricco di soddisfazioni, prima esperienza bella purtroppo finita malissimo. Cosa non funzionava? Difficile dirlo, gruppo in transizione, c’era una parte di quelli del 2006 mischiata con la nuova generazione, forse non ha funzionato il mix“.

PRANDELLI – “Ne posso parlare solo bene, con me è stato sempre affettuoso. E’ un allenatore importante, è forse quello che mi ha insegnato di più. Ho avuto fortuna di averlo 5 anni a Firenze e di averlo ritrovato in Nazionale. Cosa mi ha insegnato? Tantissimo, quasi tutto, sono arrivato a Firenze che ero agli albori della mia carriera, tanto di quello che so la devo a lui, grande stima e grande rispetto e riconoscenza“.

RIGORE SBAGLIATO CONTRO L’INGHILTERRA –Mi è crollato il mondo addosso. Cosa si pensa? Che si può essere la causa di una fine di un sogno. Presentimento? Il rigore lo sbaglia chi lo tira, nel calcio si dice che il primo che sbaglia vince…! Pirlo col cucchiaio ha cambiato tutto? Probabilmente è stato cosi, li ha messi in difficoltà psicologicamente, è un fenomeno”.

IL MILAN –Grande club pesa? Sicuramente. La fascia da capitano è la più grande soddisfazione nella mia avventura nel Milan. Indossare una fascia così ti fa sentire importante, una fascia che hanno indossato giocatori che hanno fatto la storia internazionale…“.