ROMA. ZEMAN insiste: “CHAMPIONS? Io non mollo”

IL CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) – Di buono c’è quasi solo il pareggio, il primo dopo quattro mesi, perché serve a staccare il…
 
(Getty Images)
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IL CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) –  In questo 2013 la Roma, in campionato, non riesce proprio a trovare la vittoria. Fino a questo momento i risultati parlano chiaro: in 3 gare (Napoli, Catania e Inter) solo un punto messo in cascina. Troppo poco per una squadra che lotta per il terzo posto. Come sottolinea ‘Il Corriere dello Sport’, mercoledì servirà davvero un’altra Roma per non compromettere anche la Coppa Italia, diventata improvvisamente una scorciatoia per l’Europa. La delusione di Zdenek Zeman è palpabile: «Abbiamo fatto molto bene nella prima mezz’ora, poi si è fatta sentire la stanchezza per la partita di Firenze, in cui avevamo speso tutto. A centrocampo soprattutto soffrivamo, non trovavamo riferimenti, ci siamo allungati. Del resto non è facile battere l’Inter che è un’ottima squadra. Peccato perché anche alla fine abbiamo avuto due occasioni con Piris. Ma l’importante è costruire e noi lo facciamo». Il secondo e il terzo posto rimangono distanti dieci punti ma Zeman non molla: «Insisto. Bisogna giocarsela ancora, ci sono ancora tante partite, non ci sentiamo fuori dalla corsa, non credo che la Champions sia un miraggio. Onoreremo il campionato. Speriamo di risalire, le valutazioni si fanno alla fine. Alla nostra classifica, osservando le prestazioni, mancano tre vittorie: mi riferisco a Bologna, Udinese e Sampdoria. A volte i risultati non ci premiano: abbiamo giocato meglio rispetto alla partita d’andata eppure non siamo riusciti a vincere. L’Inter ci aveva creato più problemi a San Siro». E’finita tra i fischi dei tifosi romanisti ma Zeman affronta il malumore popolare con indifferenza. Anzi lo sfida: «Io non ho sentito nulla. Ma comunque è normale prendere i fischi quando non vinci. Qui poi l’ambiente dalla prima giornata è stato abbastanza ostile alla squadra. Da parte nostra dobbiamo lavorare per meritare la fiducia dei tifosi».