CONTE: “PIRLO out, giocano MATRI e PELUSO. La LAZIO? Me la aspetto forte”

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CONFERENZA STAMPA CONTE – Di seguito le parole di Antonio CONTE, riportate da Tuttojuve.com, alla vigilia della sfida di Coppa Italia tra JUVENTUS e LAZIO:

 

Buongiorno Antonio. Ti attendi una Lazio attendista come è stata all’andata in campionato? E poi se toglieresti un giocatore a Petkovic…
“Mi attendo una Lazio forte, una Lazio molto compatta, ordinata, che cerca di chiudere tutti gli spazi e di ripartire poi in contropiede per cercare poi il gol. E’ una squadra molto fisica, con ottimi giocatori come interpreti, perchè parliamo di Hernanes, di Klose, lo stesso Floccari è un giocatore per me forte, parliamo di Ledesma, giocatori comunque di esperienza, di spessore; lo stesso Lulic è un giocatore molto forte. Non dimentichiamo che questa Lazio è figlia della Lazio dell’anno scorso in cui c’era anche Reja e fino a quando non ci sono stati gli infortuni la Lazio ha tenuto botta anche l’anno scorso, a testimonianza che c’era una base già l’anno scorso molto forte, con Reja. Poi mi ricordo che c’è stato un periodo in cui hanno avuto grandissimi infortuni e hanno un po’ mollato. Su quella base poi ci sono stati alcuni innesti, interventi, tecnico-tattici e di mentalità da parte di Petkovic, quindi la Lazio è sicuramente una squadra molto forte che lotterà sicuramente fino alla fine in campionato e adesso lotta in semifinale di Coppa Italia contro di noi. E sicuramente farà molto bene anche in Coppa Uefa, in Europa League”.

Sul recupero degli infortunati-acciaccati si può dire già qualcosa?
“Sinceramente non ho grandi notizie da darvi, nel senso che dobbiamo ancora fare l’allenamento oggi, però Pirlo non ci sarà sicuramente; dovrebbe tornare a disposizione Marchisio; Giovinco quasi sicuramente non sarà disponibile; bisogna valutare bene le condizioni di Vucinic perchè viene da 90 minuti giocati in maniera intensa, dopo un periodo in cui lo abbiamo dovuto preservare per il problema che aveva alla caviglia, quindi bisognerà valutare attentamente anche se ridargli di nuovo 90 minuti di partita dall’inizio o cercare delle soluzioni alternative, anche perchè poi alla fine ci rimane solo una punta a disposizione che è Matri. Quindi bisognerà fare delle attente valutazioni. E’ un periodo in cui – l’ho detto -, ci aspetta un mese, un mese, un mese e mezzo di lavori ordinari e straordinari; dobbiamo sopperire all’emergenza che si è verificata, sperando in un recupero quanto prima di giocatori, sia lungodegenti che quelli che si sono infortunati da poco. Però è sicuramente un momento in cui bisogna fare quadrato, in cui siamo 14-15 giocatori e in più ci sono i ragazzi della Primavera. Però, giochiamo sempre con un unico obiettivo, che è quello di vincere e quindi da questo punto di vista sono molto sereno perchè i ragazzi sanno quello che bisogna fare; è inevitabile che se siamo un po’ di più riusciamo anche a ruotare. In questo momento, visto che domani ci sarà una partita, poi sabato un’altra col Genoa, poi di nuovo martedì il ritorno e poi un’altra partita, bisogna fare grande attenzione su tutto, sulla gestione, perchè necessita questo”.

Ti chiedo se ti scoccia l’inversione del campo e se in questo caso può avere qualche peso il fatto di giocare prima in casa e poi fuori. Poi se avevi pensato qualche volta di cambiare modulo. L’anno scorso è stato metà 4-3-3 e metà 3-5-2. La ragione che non abbia cambiato quest’anno è solo per il fatto di non avere un attaccante esterno come Pepe?
“Per quello che riguarda, l’inversione di campo, sicuramente c’è un piccolo vantaggio, quello di giocare la prima fuori casa e la seconda in casa, perchè alla fine è nella seconda partita che si decide la qualificazione; però, c’è un regolamento e quando ci sono i regolamenti noi dobbiamo rispettarli, quindi assolutamente nessuna polemica, nessun problema su questo. E’ inevitabile che il leggero vantaggio che avevamo noi nella doppia sfida, adesso ce l’ha la Lazio perchè si giocherà il passaggio del turno  in casa loro. Però lo accettiamo serenamente perchè accettiamo i regolamenti. Per quello che riguarda il cambio del modulo, noi l’anno scorso siamo partiti con il 4-2-4, poi c’è stata l’invasione positiva da parte di Vidal e quindi il cambio nel 4-3-3. Per poi arrivare ad un 3-5-2 col quale abbiamo finito la stagione e non abbiamo più cambiato, a testimonianza che questo è il vestito che si sposa con questa squadra, ed è un vestito che sicuramente a me piace molto perchè questo modulo è un po’ l’evoluzione del primo 4-2-4, è ancora più offensivo, spettacolare. E’ inevitabile che quando attacchi con tanti giocatori rischi anche in fase difensiva. Abbiamo anche l’alternativa del 4-3-3, ma devo avere anche gli uomini a disposizione; in questo momento faccio fatica ad avere anche due attaccanti e quindi dobbiamo valutare bene, sapendo che lavoriamo sempre su determinate situazioni, sia in fase di possesso, sia in fase di non possesso; queste situazioni ci danno la certezza, come si è visto anche contro l’Udinese, che mancando 5-6 giocatori presunti titolari, alla fine il prodotto non cambia, perchè chi gioca sa quello che deve fare, si allena quotidianamente su quello che deve fare e memorizza determinati movimenti. Sarebbe un problema se ci fossero più moduli da memorizzare soprattutto per chi di solito gioca meno”.

Matri, al di là del gol, è sembrato abbastanza pimpante con l’Udinese. E’ sempre il discorso che chi entra dopo è avvantaggiato perchè gli altri sono stanchi, o effettivamente sta un po’ meglio e potrebbe dimostrarlo anche giocando dall’inizio? Se non fossero a disposizione Giovinco e Vucinic e avessi a disposizione solo Matri, è ipotizzabile un utilizzo di Beltrame o dovrai inventarti una soluzione? Magari l’avanzamento di Pogba più vicino alla porta…
“Matri è entrato nel secondo tempo e ha fatto molto bene. Ha caratteristiche precise Alessandro, ha bisogno di spazi e nel momento in cui ha spazi…. lui è molto bravo. Quando riesce a trovare spazi è molto bravo nelle ripartenze, buttarsi  in queste situazioni; è inevitabili che per caratteristiche, quando gli spazi si restringono, un calciatore come Alessandro, che secondo me è migliorato anche molto nel fraseggio e nel lavorare per la squadra, va un po’ più in difficoltà. Con l’Udinese vincevamo 1-0, è entrato Alessandro, ha avuto spazi e li ha sfruttati alla perfezione. E’ un giocatore che mi dà sempre grandi garanzie, un ragazzo entusiasta, che ha voglia di migliorare, lui ha tanto da migliorare, lo sa benissimo, e ha anche l’umiltà di mettersi a disposizione e di farlo. Quindi io di Matri sono molto contento ed è un calciatore …. mi rivedo un po’ nella voglia di migliorarsi. Io quando ero alla Juve cercavo quotidianamente di migliorare, perchè sapevo che potevo migliorarmi tecnicamente, tatticamente e lui è un giocatore che sicuramente può completarsi, può crescere ancora di più e darci ancora di più; ma sono molto contento di quello che fa. Per quello che riguarda domani, Matri gioca, sicuro, dal primo minuto. Bisogna vedere un attimo perchè Giovinco… proprio per…non vi dico…ma quasi sicuramente non sarà a disposizione perchè ha avuto un affaticamento, ma ho visto che qualcuno lo ha messo in dubbio ‘sto affaticamento, della sostituzione del primo tempo. Invece vi dico sempre la verità, non nascondo determinate situazioni, così come era vero che Bonucci si era bloccato nel riscaldamento prima della partita e avevo fatto riscaldare Marrone. Quindi valutatiamo, valutiamo, valutiamo la situazione. Voglio parlare anche con Mirko Vucinic, anche se poi sta a me poi prendere le decisioni. Ripeto, valutiamo. Pogba avanzato non penso sia la soluzione più ideale, più congeniale, ma poi magari potrebbe anche esserlo. Ma io penso che ci siano altri calciatori che hanno caratteristiche per fare la punta, da affiancare a Matri, o eventualmente fare il trequarti, giocando vicino alla punta. Paul non me lo vedo spalle alle porta, lo vedo più da uno dei tre centrocampisti”.

Quindi anche in considerazione del fatto che si gioca la qualificazione nella doppia partita, non escludi anche la possibilità di giocare a una punta?
“Sai, non lo escludo… purtroppo è l’obbligatorietà della situazione che mi porta…. se ne ho una, ne schiero una (ride, ndr), capisci… Poi magari parlo con Mirko e mi dà ampie garanzie, però bisogna andare anche con i piedi di piombo perchè non è che domani finisce il campionato, ci aspetta un mese importante, sotto tutti i punti di vista, Coppa Italia, campionato e Champions. Siccome siamo stati molto bravi a gestire le forze e il tempo di utilizzo di Vucinic, lo abbiamo portato anche con grande difficoltà…. perchè avere Vucinic e non schierarlo… però siamo stati bravi a fargli giocare 20-25 minuti. Adesso sta bene, ha fatto 90 minuti, ma non vorrei che rifacendo 90 minuti mi si blocchi. Voglio essere molto cauto, voglio parlare, cercheremo di sbagliare il meno possibile”.

Anche l’anno scorso avete avuto una ripresa lenta dopo la sosta, poi dalla terza partita avete cambiato marcia. Ci sono analogie con quello che è successo quest’anno? E’ fisiologico vedere una Juve un po’ peggiore del solito dopo la sosta? Anche se tu non sei d’accordo, le prime due prestazioni sono state al di sotto della vostra media…
“Mi auguro che ci siano delle analogie perchè se ci fossero delle analogie quest’anno vinceremmo di nuovo lo Scudetto, quindi io me lo auguro che la partenza, tra virgolette, dell’inizio dello scorso anno, ci possa anche quest’anno portare a festeggiare lo Scudetto.  Anche se sarà molto difficile ripetersi in Italia, di questo sono straconvinto, per tante situazioni. Però dobbiamo cercare di ripeterci. Io ribadisco il concetto che con la Sampdoria è successo qualcosa di incredibile, abbiamo lasciato tre punti che sembravano praticamente già conquistato. A Parma a me la prestazione è piaciuta, non dimentichiamo che giocavamo contro una squadra imbattuta sul proprio campo, che ha dato del filo da torcere a tutte le grandi squadre e noi la partita potevamo vincerla. Poi ribadisco, a me dispiace, ma mi rendo conto che il gioco, anche il vostro lavoro, è quello di analizzare i risultati e in base ai risultati dire: una squadra è in crisi, una squadra non è in crisi, si sono fatti più punti quest’anno rispetto all’anno scorso; e comunque è giusto che voi troviate e scriviate. Io non devo ragionare da giornalista, ma da allenatore. Ai ragazzi lo avevo detto: guardate, io sono sereno perchè so che in queste due partite non c’è stata una supremazia da parte dell’avversario che ci ha costretto al pareggio a Parma e alla sconfitta contro la Sampdoria. Sono state più mancanze nostre su cui dobbiamo lavorare; io preferisco molto di più che sia così, piuttosto che essere sopraffatto dall’avversario: perchè se l’avversario si dimostra più forte sul campo, sai, c’è da preoccuparsi; ma io da quel punto di vista non ero preoccupato e la prestazione con l’Udinese, nonostante tantissime defezioni  ha dimostrato che la squadra continua a fare quello che noi facciamo. E se vado i risultati, oggi vedevo la classifica, e guardavo, e dicevo: ‘Ma di che stiamo parlando?’. Miglior attacco, miglior difesa, prima in classifica, in semifinale di Coppa Italia, avanti da primi in Champions. Allora a volte io dico: meglio a volte non leggere e tapparsi le orecchie”.

Puoi dire tra i giocatori che hai a disposizione domani chi potrebbe fare l’attaccante o qualcosa di simile?
“Sai, non… vediamo, vediamo, vediamo, perchè ne devo parlare con i diretti interessati, anche perchè dovrei far fare qualcosa a qualcuno che non l’ha mai fatto. Però sono anche molto sereno perchè alla fine i movimenti che devono fare li conoscono. Anche da centrocampisti vedono i movimenti che fanno, vedono cose che noi facciamo, rifacciamo, rifacciamo, rifacciamo, quindi le memorizzano; anche se io sono centrocampista, so anche i movimenti che fanno gli attaccanti, quindi da quel punto di vista sono tranquillo. Nomi non ne faccio perchè comunque è una semifinale e non voglio dare vantaggi eventualmente dovessimo optare per questa soluzione alla Lazio”.

Conoscevi già Petkovic? Che impressione hai del lavoro che sta facendo alla Lazio? Domani può essere l’occasione giusta per rivedere Peluso dopo quel debutto un po’ traumatico?
“Petkovic non lo conoscevo come allenatore. Ho visto che ha fatto esperienze anche all’estero, cose che gli invidio, perchè mi sarebbe piaciuto farle da calciatore, visto che da allenatore è da poco che faccio l’allenatore; girare un pochettino e conoscere anche altre culture; ho visto che è stato in Turchia, che ha allenato in Svizzera, è un allenatore molto aperto, si pone bene. Da un punto di vista tattico la Lazio è una squadra molto compatta, che appena persa palla si abbassa per difendere con dieci-undici giocatori sotto la linea della palla. Sta facendo molto bene, complimenti a lui. La Lazio ha una buona base di calciatori, ce li aveva già l’anno scorso con Reja, ma quest’anno hanno preso ancora più coscienza dei propri mezzi, è una squadra forte, una squadra ostica da affrontare, l’ha dimostrato anche in campionato, dove noi avremmo meritato di vincere. Però tenere anche quello 0-0 ha dato dimostrazione di forza e di grandi valori morali nei calciatori e nello stesso allenatore. Per quello che riguarda Peluso, guarda, io… Peluso per me ha fatto una buonissima partita contro la Sampdoria, poteva sicuramente fare meglio, ma come lui tanti altri, sul secondo gol di Icardi, perchè quando c’è un errore c’è un concorso di colpa. Così come mi è dispiaciuto leggere che l’errore era stato di Caceres a Parma solo perchè arriva da quella zona, quando non è vero. Quando ci sono degli errori ci sono dei concorsi di colpa, difficilmente sbaglia il singolo, a meno che non tira la palla in rete, a meno che non liscia la palla e prende l’attaccante, altrimenti c’è sempre un concorso di colpa su tutti gli errori. Sì, Peluso giocherà domani. Devo decidere ancora se giocherà da terzo di difesa o se deve giocare esterno, può fare tutte e due le cose. Sta bene, quindi giocherà”.

Sul piano della classifica ti ha soddisfatto più il pari della Lazio o del Napoli? Chi toglieresti alla Lazio? Prima non avevi risposto…
“Guarda, della giornata di ieri quello che mi ha soddisfatto è stato il nostro risultato, questo sicuramente. Guardiamo in casa nostra, sempre, pensiamo a vincere noi, che è la cosa più importante. Questo è quello che mi interessa e che cerco di portare ai ragazzi, a mentalizzare questa situazione. Cerchiamo di fare il nostro dovere, che è quello di vincere la nostra partita, poi quello che accade, accade, è relativo. Alla Lazio non toglierei nessun calciatore perchè è giusto che la si affronti nella migliore formazione. A me non piace… quando mi parlate di singoli trovate sempre un muro. Con me dovete parlare di squadra, perchè è la squadra che vince, non è il singolo. Quindi non parlo del singolo della Lazio, così come non parlerò mai del singolo della Juve che mi farà vincere una partita. E’ sempre una squadra che vince ed una squadra che perde, nel bene e nel male”.

In settimana ti aspetti l’arivo di un attaccante o tutto va rimandato agli ultimi giorni di mercato?
“Mah…io in questo momento mi aspetto una buona prestazione da parte nostra contro la Lazio. Il mio pensiero è esclusivamente rivolto alla semifinale di Coppa Italia e una volta che è passata la semifinale di Coppa Italia ci buttiamo con la testa nel campionato. Non ho in questo momento pensieri particolari se non quelli di focalizzare l’obiettivo; siccome l’obiettivo è domani, una semifinale di Coppa Italia che abbiamo raggiunto per il secondo anno consecutivo, mi concentro su quello e penso che sia la cosa più importante. E voglio che i ragazzi facciano la stessa cosa. Anche perchè queste finestre di mercato sono molto lunghe e spesso portano dispersione di energie da parte di tutti, degli operatori, dirigenti, allenatori, calciatori, e bisogna essere bravi a focalizzarsi sull’obiettivo immediato”. (redazione Tuttojuve.com).