SERIE A. NAPOLI, due k.o. Il BOLOGNA lo batte in casa. E c’è la penalizzazione: -2

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Gol di Gabbiadini, rimontano Gamberini e Cavani. I rossoblù replicano: sforbiciata-capolavoro di Kone, decide Portanova…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Licari) – Affondate Inter e Roma, a distanza di sicurezza Fiorentina e Milan, non restava che il Napoli a opporsi alla consegna anticipata dello scudetto d’inverno. Nella banda Mazzarri, non è la prima volta, scatta qualcosa: un crollo mentale e succede il ribaltone. Il pari è di Kone: appena entrato, il greco s’inventa una girata volante. Il 2-3 è di Portanova, ex e fresco di rientro dalla squalifica per l’ultima calciopoli. Da -5 a -8 sulla Juve in 120 secondi, aspettando i giudici (è in arrivo il -2), per il Napoli si fa notte. Mentre il Bologna vola a 18. Con merito. Il Napoli decide di affondare sul mezzo destro, con Hamsik più esterno del solito, e con il Bologna che però non si fa sorprendere, schierato con un attentissimo 4-2-3-1: nel quale Diamanti è strepitoso e fa quel che vuole, e nessuno dà punti di riferimento. Bloccati Maggio e Zuniga sulle fasce, murato Inler da Krhin, dopo 10 minuti è proprio il Bologna a sorprendere tutti: in primis la difesa del Napoli, con un taglio di Cherubin infilato da Gabbiadini, 1-0. Non c’è gara: Pioli stravince la sfida tattica, il centrocampo bolognese (che poi si compatta a quattro) è sempre in superiorità, e solo una sciagurata segnalazione dell’assistente De Luca toglie a Gilardino il sacrosanto 2-0. Non c’è neanche Napoli: ennesima conferma del ‘gap’ – per continuità, testa, soluzione alternative – che ciclicamente allontana i grandi sogni. Con il Napoli che non la vede, con Cavani svogliato e stretto tra Antonsson e Portanova, con il solo Insigne mobile e inascoltato, il tecnico del Bologna decide di rinunciare a Guarente per Morleo. Tradotto tatticamente: si passa al 5-3-2, o sarebbe meglio dire 5-4-1, con Gabbiadini sempre più spesso in soccorso della mediana. Brutto segnale. Mazzarri, che forse aveva già deciso di suo l’assalto definitivo, non vede l’ora: dentro Pandev per Britos, ecco un 4-2-4 che sventra come un apriscatole i meccanismi difensivi del Bologna, improvvisamente lungo, stanco e distratto. Bastano 3 minuti e Gamberini, altro ex fa pari. Quindi Cavani, di testa, 2-1. Il Napoli è una furia. I due assist? Di Insigne. Sbagli tu che sbaglio io, Mazzarri, che aveva riacciuffato la partita, fa uscire proprio il piccolo fenomeno per Dzemaili: nessuno può dimostrare che il cambio sul 2-1 sia la diretta conseguenza del ribaltone, ma un ‘perché’ concedetelo.