CHAMPIONS. MILAN, il dispetto di SPALLETTI

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (S. Riggio) – Con il gol di Danny svanisce pure quel milione di euro riservato a chi vince, su cui sperava (insieme ai punti ranking Uefa) Galliani alla vigilia. Lo Zenit di Spalletti sbanca San Siro vincendo 1-0 e qualificandosi ai sedicesimi di finale di Europa League. Già staccato il biglietto per gli ottavi, con un turno di anticipo, il Milan non gioca una bella gara, sbattendo contro il centrocampo compatto dei russi. Senza molti titolari, la manovra dei rossoneri non è fluida come nelle ultime apparizioni. Al di là del contatto da rigore tra Bruno Alves e Pazzini già al 4′, su cui l’arbitro sorvola pietosamente, non sono molte le azioni degne di note. Il Milan ci prova soltanto con due conclusioni da fuori di Emanuelson e Flamini, ma è lo Zenit a sbloccare il risultato. Incursione in area di Danny, Ambrosini sbatte contro Flamini, la palla torna sui piedi del capitano russo che batte Abbiati con un rasoterra. Nella ripresa Pazzini sfiora il pareggio già all’8′ (bravo Malafeev a respingere), poi i rossoneri non sono quasi mai pericolosi. Nel finale ci provano, senza successo, Robinho ed El Shaarawy. Spalletti sostituisce Hulk che rifiuta la stretta di mano: ora l’attaccante brasiliano vuole andar via. A scaldare i cuori dei pochi, coraggiosi, che si sono presentati a San Siro (meno di 30mila persone) nonostante il freddo, ha provveduto Berlusconi nel pregara, sembrando fiducioso all’ipotesi di un ritorno in Italia di Super Mario già a gennaio. Magari in prestito, con diritto di riscatto. I rapporti con il Manchester City non sono più così tesi, mentre Mancini è sempre più convinto che la scommessa Balotelli sia irrimediabilmente persa.