CALCIO. BRIATORE: “BERLUSCONI è un grande motivatore”

Briatore ha parlato a ‘La Politica nel Pallone’ ecco le sue parole…

(getty images)

Sul Milan e Berlusconi. “Effetto Berlusconi? È un grande motivatore. I giocatori hanno capito di essere un grande club, mancava un pò di fiducia e hanno recuperato, il Presidente ha rimotivato loro e l’ambiente e mi sembra siano sulla strada giusta”.

Sul Allegri. “Dipende dalla lista della spesa che porta l’allenatore del futuro. Io credo che ora c’è Allegri, poi si vedrà se ci saranno altre soluzioni, ma non credo ai grandi nomi tipo Guardiola, perchè vogliono una lista dello shopping molto importante e non credo sia il momento per questo”.

Sul calcio. “Con il pallone la mia parentesi è strachiusa, è una roba che non ha nessun senso. Per quattro anni ho fatto una esperienza di calcio in Inghilterra con il Qpr. Il calcio ha solo un senso: se uno è molto ricco e vuole diventare meno ricco, si compra una squadra di calcio.Vorrei che il Napoli, che mi fa molta simpatia, potrebbe essere la rivelazione, l’Inter fa molta fatica. Vedo Juve e Napoli e non dimentichiamo la Lazio. Per il Milan è difficile rientrare, per lo scudetto vedo Juve e Napoli”

Sulla Formula1. Ecclestone ha fatto una provocazione che è stata sbagliata, dicendo che la Ferrari dovrebbe essere l’ultima a lamentarsi. Dichiarazioni che non sono piaciute a Montezemolo e a nessuno, una cosa gratuita. Bernie pensa a volte di essere spiritoso e non lo è, e Luca si è dispiaciuto e ieri gli ha risposto, ma nel giro di 10 giorni saranno di nuovo amici. Un futuro senza Ecclestone? Bernie è un impiegato della Cvc. Chiunque sarebbe un impiegato di un fondo. Io potrei avere degli interessi commerciali perchè c’è molto da fare in F1. Noi parliamo dei costi del calcio, ma in F1, prima che la Fota fosse messa fuori e ormai non esiste più, avevamo fatto delle grandi cose e ora il mondo della F1 è ritornata in mano agli ingegneri. Montezemolo fa bene a dirlo ma deve agire. I grandi team come Ferrari, McLaren, Mercedes, Red Bull, hanno dei budget enormi, mentre Force India, Sauber, Wlliams e altri hanno budget umani e a volte questi sono davanti a quelli più potenti. Io farei dei regolamenti molto duri che portino ad un costo della stagione di un 50% in meno rispetto a quello di adesso. I regolamenti devono essere cambiati. Più macchine uguali hai e più spettacolo hai in gara. Perchè spendere quei soldi per quel tipo di spettacolo? Perchè non si può fare un campionato con un budget tipo Force India o Sauber. La Pirelli ha fatto un lavoro eccezionale. Ogni gara è stata interessante perchè c’era uno scarto piccolo, ma si può riprodurla, spendendo le metà del budget”.

Sulla ‘non protesta’ della Ferrari sul sorpasso di Vettel nel Gp del Brasile. “Una protesta la devi fare dopo la gara e la Ferrari non l’ha fatta. Io l’ho twittato subito dopo la gara che c’era una bandiera verde e il regolamento è semplice, non c’era neanche un caso. Non mi sento di dar torto alla Red Bull”.

Sulle parole di Montezemolo su uno Schumacher troppo remissivo in pista. Shumi nei confronti della Ferrari non è che si sia comportato sempre benissimo. Michael è amico di Lewis Hamilton e non ha fatto nulla. Ma Schumi è così, preferirebbe che vincesse la Red Bull e non la Ferrari. L’unico che ha cercato di aiutare la Ferrari è stato Webber…”.

Su Alonso-Vettel. Alonso-Vettel insieme? Per il pubblico e per i team, è meglio tenerli in due squadre diverse. Queste coppie funzionano solo nei sogni. Abbiamo visto Senna e Prost o Alonso ed Hamilton, sai già che succede: un disastro. Il mondiale piloti è uno solo”.

I voti per il mondiale appena concluso. “Darei 10 a Vettel, campione del mondo e 10 anche ad Alonso, miglior pilota del mondo. Sul podio poi metterei Raikkonen, quest’anno ha fatto bene con una macchina buona, una delle migliori, sorprendendo tutti. Anche Massa è stato molto bravo nelle ultime gare”.

Su quanto è mancato alla scuderia di Maranello per vincere il Mondiale quest’anno. “Quest’anno è mancata una macchina competitiva, ha avuto due Gp sfortunati con 0 punti. Ma per vincere il mondiale quando ti qualifichi devi stare tra i primi 4. Il pilota e la squadra c’è. Domenicali e la squadra nelle strategie non ha fatto errori, ma ci vuole una macchina più veloce, alla fine c’erano macchine più veloci della Ferrari, non solo le Red Bull”