JUVE. PIRLO: “Non siamo in crisi. Metterei le tre stelle”

TUTTOSPORT – Il centrocampista bianconero: “Sì, Verratti ha caratteristiche simili alle mie ed è bravissimo”.

(getty images)

 

Secondo Andrea Pirlo la Juventus non è in crisi. Il centrocampista bianconero si espone anche sul caso terza stella. Ecco uno stralcio della sua intervista a TuttoSport

San Siro è coinciso con la seconda sconfitta nel mese di novembre. Allarme rosso?
«Mannò, mannò. Contro Inter e Milan abbiamo perso perché abbiamo giocato peggio dei nostri avversari. Perché non siamo entrati in campo con la medesima fame dell’anno scorso. E così alla fine il risultato ci ha puniti. Ma non siamo in crisi, ci mancherebbe».

Colpa (pure) della Champions League che prosciuga?
«Sì, la Champions toglie energie fisiche e mentali. Dopo il trionfo contro il Chelsea e una prestazione tanto dispendiosa sotto il profilo nervoso, era naturale pagare qualcosa».

La qualificazione è in bilico o in cassaforte?
«Penso che possiamo passare il turno. A Donetsk disputeremo una gara di grande intensità, me lo sento».

In Italia chi è l’anti-Juventus?
«La Juventus, senza dubbio. Riacciuffare lo scudetto dipende esclusivamente da noi, dalla nostra rabbia, dalla nostra voglia. Se facciamo quello che sappiamo fare, sarà complicato per tutti tenerci testa, altrimenti potranno ricapitare situazioni analoghe a Inter e Milan. Il discorso è conciso, il ragionamento stretto, non c’è da discutere».

Niente Pallone d’Oro…
«Niente. Ma ci sta che lo diano a quelli più bravi di me, come Messi, Cristiano Ronaldo e Iniesta… Segnano ottanta gol a stagione. Io mi accontento di piazzarmi».

Noi italiani abbiamo il vizio di appiccicare etichette. A Pogba è stata appiccicata quella di erede di Pirlo…
«E’ tosto, è forte fisicamente, predisposto per gli inserimenti e il gol. A me ricorda più Vieira. Paul è giovane e deve migliorare ancora, lui lo sa bene».

Allora Verratti?

«Sì, Verratti ha caratteristiche simili alle mie ed è bravissimo. Dategli solo il tempo di crescere e di sbagliare in santa pace. Lo considero la mia continuazione».

E siamo al derby.
«Che a Torino non conosco ma che smanio di giocare. Per ora non ne abbiamo parlato, ci siamo concentrati di più sugli errori compiuti a San Siro, però l’attesa è abbastanza calda».

A Torino il derby è meno snob, più da pane e salame…
«Ma il Toro ci farà soffrire, è una formazione che da un anno e mezzo gioca a memoria, che ha creato difficoltà a qualsiasi avversario».

30 sul campo e terza stella…

“Sulla maglia preferirei la terza stella alla scritta trenta sul campo”.