LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’Italia dei giovani va in vantaggio, poi replicano Valbuena e Gomis. Ma ci sono buoni segnali…
RASSEGNA STAMPA – (L. Garlando) – Questa Italia non è fatta per le amichevoli. Prandelli, che di ufficiale ha perso la sola finale europea con la Spagna, cade per la settima volta in match senza punti. A Parma passa una Francia tosta come Deschamps: fisica, cinica e votata a ripartire. Ma è una sconfitta che non fa male. Volevamo studiare Verratti, 20 anni, aspirante Pirlo, e la coppia inedita Balotelli-El Shaarawy. Verratti è stato il migliore, ha giocato con la personalità di un trentenne: lanci precisi, disimpegni nello stretto col cuore fermo, regia ordinata, interdizione solida. El Shaarawy ha cucinato la traversa di Balotelli, Balotelli ha innescato il gol di El Shaarawy. I due si sono cercati e trovati spesso: un’intesa istintiva e confortante. Prezioso il lavoro dell’altro osservato speciale, Candreva, che ha speso molto per ricucire le due fasi. Più tremolanti il debutto nella ripresa di Florenzi e la prestazione di Sirigu. Ribery passa inosservato e Valbuena si accende splendidamente solo nell’azione dell’1-1, seguito al vantaggio di El Shaarawy, arrivato due minuti prima. Resta in ombra Marchisio. Nella ripresa Prandelli cambia tutta la mediana. La notizia è che Pirlo convince meno di Verratti. La squadra, trasfigurata, ha crisi di assestamento e, in una di queste, Gomis, appena entrato, sorprende la difesa sbilanciata per il gol decisivo (23′). Giovinco guida la sfortunata rincorsa al 2-2.
