CHAMPIONS. PATO, gol d’oro. Il MILAN rimonta il MALAGA e scaccia gli euroincubi. Ora servono 4 punti in 180′

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Contestata l’uscita di El Shaarawy ma poi il brasiliano ripaga Allegri con la rete del pari dopo il vantaggio spagnolo di Eliseu…

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA – (P. Condò) – Grottesca situazione del gruppo C, nel quale, al di là del Malaga da ieri qualificato, Milan, Anderlecht e Zenit sembrano più attirate dal posto in Europa League che dal secondo passo per gli ottavi di Champions. Questo stinto pareggio rossonero rischia infatti di essere un buon risultato, dopo che la rivincita dei belgi ha spinto Spalletti sull’orlo del precipizio; al Milan basterà non perdere a Bruxelles fra due settimane e battere poi lo Zenit in casa nell’ultimo match (o vincere con l’Anderlecht e pareggiare l’ultima) per essere promosso. Riuscito l’azzardo di Allegri. Insistendo su Pato oltre ogni evidenza, infatti, il tecnico di Livorno conferma le sue doti di pokerista. La pazienza popolare si esaurisce quando Allegri – per immettere Boateng – toglie El Shaarawy. È un azzardo colossale, anche perché il Milan sta ancora pagando nel punteggio il numero di Isco fra tre imbambolati rossoneri nel finale del primo tempo – De Jong già ammonito non può randellarlo, gli altri assistono – con annesso assist per Eliseu, schierato a sorpresa in avanti, e sentenza che si teme capitale. Il Malaga non è niente di che e non merita il vantaggio, che pende dalla sua parte perché sullo 0-0 Willy ha tirato fuori due conigli dal cilindro su conclusioni di Bojan ed Emanuelson; però nelle prime tre giornate non ha subìto un gol, cosa che associata all’avarizia milanista in avanti non stimola dolci pensieri. In pochi giorni prima Bojan e Pazzini e ora Pato hanno risolto i loro problemi con il gol. Lla regia di Montolivo, un po’ meno ruggente ma positiva anche ieri. A metà primo tempo la sua connessione con Bojan, anche lui meno elettrico rispetto a sabato, accende la fase migliore dei rossoneri, che hanno quattro chance in pochi minuti, e meriterebbero il vantaggio. La magia di Isco cambia lo scenario, ribadendo che il vero problema del Milan è l’impoverimento dietro, più che davanti. Meno due turni, e il Milan è ancora miracolosamente dentro.