PRANDELLI: “I tre punti ci farebbero fare un passo in avanti. Juve Napoli? Pensiamo alla Danimarca”

Il ct azzurro parla alla vigilia della sfida contro i danesi…

(getty images)

 

Cesare PRANDELLI ha parlato a Milano in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra la sua Italia e la Danimarca.

Ecco le sue parole:

 

Intanto avete incassato l’entusiasmo dei tifosi al vostro arrivo
«E’ giusto, abbiamo seminato bene, abbiamo dato emozioni»

Resta il fronte caldo con la critica
«Vogliamo tornare sulla questione? Bene, io ho grande rispetto delle persone, e sostengo da anni che, per chi guarda una partita dalla televisione, andare nei dettagli diventa difficile. Guardate che in un certo senso questo è un modo per difendere il vostro lavoro, di chi sta sull’evento. Da casa il flusso di gioco non puoi capirlo, tra replay, dettagli…»

Cosa può dire di Buffon?
«Adesso proverà, si è curato. Vuole giocare, vediamo se ce la farà»

E di Balotelli?
«Si è allenato bene negli ultimi due giorni, è disponibile. Se giocherà o entrerà, deve pensare a fare quello che gli chiederemo tatticamente, e basta»

A qualcuno Mario è sembrato poco concentrato a Coverciano
«Noi non ci siamo accorti di queste cose. Anzi, io non pensavo potesse allenarsi così bene in questi due giorni.»

E cosa pensa di…Juve-Napoli?
«Che interessa più ai giornalisti e ai tifosi. Noi pensiamo alla Danimarca»

Cosa pensa della Danimarca?
«Che dobbiamo interpretare bene questa gara. Affrontiamo una squadra bene organizzata, che pressa alta, con due centrali che costruiscono, esterni che attaccano gli spazi, una punta centrale pericolosi gioco aereo. Ma non dirò niente su come l’affronteremo. Il nostro modulo è quello ma quando perdiamo palla dobbiamo cambiare modo di difenderci»

Niente distrazioni
«L’ultima volta che abbiamo parlato dei club alla vigilia poi abbiamo perso la partita, con gli Usa a Genova. Dunque oggi di club non parlo. Mi conosco, altrimenti poi dico cose che non voglio dire adesso»

La missione di questo match
«Dobbiamo fare 3 punti, domani voglio 3 punti, punto! Poi si rigioca a marzo, dunque voglio vincere per passare un bel Natale»

Potrebbe essere uno spareggio?
«E’ presto, ma se facessimo 3 punti, avremmo fatto un passo importante. Il nostro è un girone molto equilibrato»

Cosa le possono dare Balotelli-Osvaldo?
«O Balo-El Shaarawy, o Osvaldo-Giovinco, con i quali siamo stati equilibrati. Tornando alla prima ipotesi, loro sono bravi ad attaccare e difendere la palla: in questo modo ci permettono di uscire bene con la palla. Sono attaccanti moderni, Mario poi talvolta va anche sul centrosinistra, e dunque copre quella parte del campo. El Shaarawy invece parte già da lì, quindi non devi provare niente»

Tutti invece provano a fermare Pirlo…
«Ma Pirlo deve giocare lì, come sempre: se andasse in giro per il campo potremmo avere delle difficoltà»

Se un Poulsen lo marcasse?
«C’è sempre stato un giocatore su Andrea in queste qualificazioni ma mai l’Italia non ha mai buttato la palla. Pirlo può piuttosto trovare tempi diversi di gioco ma con la personalità che ha non ci sono gabbie che tengano. Lui sa come e cosa fare, importante, ripeto, che non vada in giro per il campo…»

Una domanda fuori Italia-Danimarca: cosa pensa dell’addio all’Italia di Farina?
«Lo avevo sentito qualche tempo fa, lo avevamo invitato. Lui mi aveva confessato la sua amarezza per l’Italia che non gli ha permesso di fare il suo lavoro. L’Inghilterra l’ha scelto per l’immagine: siamo noi che ne avremmo bisogno».