L’eroe dei due mondi. Emozione PRANDELLI: «Fiorentina e Juve faranno scintille»

LA GAZZETTA DELLO SPORT- Il c.t. azzurro, doppio ex: «Sono squadre dominanti Conte è straordinario, Montella mi ha sorpreso»

(getty images)

 

Fiorentina-Juve, sfida dei suoi ex amori calcistici, «è da godersi totalmente dal punto di vista tattico». Ecco l’itervista, a cura della Gazzetta dello Sport, al commissario tecnico azzurro:

Perché?
«Sono due squadre con la stessa filosofia. Vogliono sempre il predominio territoriale e il possesso palla. Sarà interessante vedere chi cede alla forza dell’altro. Ed è anche una partita molto sentita: speriamo non troppo».

Con tutto il rispetto per la nuova Fiorentina, dall’altra parte ci sono gli imbattibili, almeno fino a oggi.
«Certo, per la legge dei grandi numeri prima o poi succede. Ma la Juve ha costruito il suo successo sulla cultura del lavoro. Interpretando sempre la gara in maniera positiva, per vincere».

Come contro il Chievo, fino al 95′.
«Come con il Chelsea. Impressionante. Non ha mai sbandato né cambiato atteggiamento. Sa sempre cosa fare, prepara la partita nei minimi dettagli. Questa è la sua forza, naturalmente con gli interpreti a disposizione: tutti bravi».

Come si batte la Juve?
«Con un po’ di fortuna. Qualche situazione particolare. E, se sei inferiore, andando un po’ “fuori giri”».

Nessuno s’è accorto che Conte non è in panchina.
«L’avevo detto. Manca nei 90′ in panchina, ma conta l’allenamento quotidiano. E Carrera lavora tutto il giorno con Antonio, caratterialmente non è diverso. Si vede».

Com’è Montella?
«Sorprendente. Perché è un ex campione che ha avuto l’umiltà e la pazienza di rimettersi in discussione. Non è facile né scontato: finisci la carriera con tante certezze e devi confrontarti con nuove realtà. Lui ha studiato: porta intuizioni e metodologie nuove. Mi piace. Vuole giocare a calcio, divertire. Ricordo un paio d’anni fa una mia lezione a Coverciano: era uno dei più curiosi».

A Milan e Inter riesce poco e niente. Sono a rotoli o si esagera?
«Si esagera. Sono progetti nuovi, il Milan ma anche l’Inter, che hanno bisogno di tempo. Tutto e subito è impossibile».

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