CAGLIARI. All’ultimo stadio. Is Arenas cantiere aperto

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Mancano ancora troppi requisiti di sicurezza. L’idea è avere l’apertura parziale per il 30…

 

RASSEGNA STAMPA – (F. Velluzzi) – La storia infinita dello stadio lunedì vivrà una nuova puntata. La commissione di vigilanza, che si è riunita anche ieri, esaminerà lo stato dei lavori che procedono incessantemente con 200 operai che meritano un applauso, come il direttore dei lavori Vasapollo che, dal 16 maggio, non ha fatto un giorno di ferie cercando di realizzare un miracolo con materiali di basso costo e tanti problemi, irrisolvibili in 4 mesi. Ma la risposta decisiva ce la dà proprio uno di quei 200 quando ci presentiamo ai cancelli dello stadio Is Arenas di Quartu S.Elena che domani ospiterà Cagliari-Roma a porte chiuse. Chiediamo di entrare a visitare l’impianto: “Non posso farla entrare”. Perché? “Perché questo è un cantiere”. Inagibile. È un cantiere. Il questore Savina sulla vicenda non molla: “Occorre il rispetto delle regole, va salvaguardata l’incolumità delle persone. Non ci sono le condizioni di sicurezza. Il Cagliari deve fare uno sforzo in più, a livello di telecamere, di servizio esterno. Ma non sono un nemico. Sono un uomo del sud e l’idea di un primo stadio nel meridione senza barriere mi esalta”. Quel che lo ha fatto infuriare è stata la vendita dei biglietti senza l’ok per la partita.  Ora si lavora per un’apertura parziale il 30. E a Is Arenas lavorano giorno e notte. Con uno stadio (con capienza da 16 mila posti e non 20 mila come da norma e la Lega tace) che ha le case davanti, e non ha ancora tribuna e sala stampa.