PALERMO. MICCOLI: “Meno forti di un anno fa”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Il mercato? Via uomini importanti. E’ finito un ciclo, ora l’obiettivo è la salvezza”…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Vitale) – Professa onestà, lo impone il momento e il ruolo di capitano. Miccoli dopo il peggior avvio dal ritorno in A (due sconfitte, 0 gol all’attivo e 6 al passivo) fa da scudo alla squadra e al tecnico, un po’ meno alle strategie societarie: “Abbiamo affrontato due squadroni che hanno iniziato prima di noi per gli impegni nelle Coppe. Napoli e Lazio hanno giocatori che stanno insieme da tanti anni rispetto a noi”. Il Palermo fino a qualche anno fa giocava alla pari con questi avversari, adesso no. “Prima eravamo più forti, avevamo tutto per puntare a traguardi importanti. I cicli finiscono. Bisogna andare avanti con quello che abbiamo, dando il massimo e cercare di salvarsi. Perché il nostro obiettivo è questo”. C’è anche un botta e risposta a distanza col Presidente Zamparini che aveva parlato di una squadra non meno forte di quella dell’anno scorso. “Questa squadra non è come quella dell’anno scorso. Perché se un giocatore è andato all’Inter, due alla Fiorentina e uno alla Roma, vuol dire che abbiamo perso elementi importanti che lo erano anche fuori dal campo. Non siamo il Palermo che due anni fa andava a vincere in casa della Juve. Il riferimento alle strategie di mercato è chiaro. “Da quello che leggevo e sentivo nell’aria pensavo che non saremmo rimasti così. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e fare lavorare Sannino dandogli il tempo di cui ha bisogno. Non ho interesse a difenderlo, tanto è possibile che io tra un anno non ci sia più, ma vedo quello che dà e quanto lavora, merita fiducia”. Miccoli è pronto a condurre la barca, nonostante un po’ di amarezza per un rinnovo da discutere e per qualche frase del Presidente che vorrebbe vedere al suo posto qualche giovane: “Un po’ deluso lo sono perché da anni sento sempre le stesse cose su di me e penso di non meritarlo. Il rinnovo? Ne parlerò quando ci saremo salvati”. Le contestazioni? “Io non ho mai sentito contestare il Presidente o la società ma solo la squadra. In campo ci andiamo noi, però quest’estate abbiamo cambiato di nuovo tanto. Se i tifosi sono intelligenti e lo sono, ci staranno vicini. Il pessimismo non aiuta”.