NAZIONALE. BULGARIA senza star e orfana di BERBATOV

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico è Penev ex attaccante sopravvissuto a un tumore a un testicolo…

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RASSEGNA STAMPA – (S. Vernazza) – Senza Berbatov. Il gran rifiuto dell’attaccante del Fulham impoverisce la Bulgaria e i bulgari e ci danno dentro con le critiche al cannoniere che ha buggerato Fiorentina e Juve. Berbatov finito” è la cosa più carina che capita di sentire in una Sofia semi-deserta. Oggi e domani festa Nazionale. Ponte lungo e la gente ne ha approfittato per godersi gli ultimi spiccioli d’estate sul Mar Nero. Stasera allo stadio del Levski sono attesi non più di 15 mila spettatori. La Bulgaria di oggi è squadra anonima. Non c’è la stella internazionale, il vice-Berbatov. Tra i punti di forza: il portiere Mihaylov, figlio di Borislav, presidente della federcalcio bulgara, la coppia di difensori centrali, formata da Ivanov del Partizan Belgrado e da Bodurov del Litex Lovech. A centrocampo orchestra il gioco Dyakov, il Pirlo locale, che milita nel Ludogoretz Razgrad la squadra campione di Bulgaria. Davanti bisognerà tenere d’occhio Popov, attaccante universale del Kuban in Russia. La squadra si dispone con un 4-3-3 di facciata. In realtà il sistema è un prudente 4-5-1. Il c.t. è Lyubuslav ‘LuboPenev, 46 anni, ex centravanti di Valencia e Atletico Madrid, e nipote di Dimitar Penev, c.t. della Bulgaria quarta al Mondiale di Usa ’94 (in semifinale venne battuta dall’Italia di Sacchi). ‘LuboPenev, che non è in ottimi rapporti con lo zio, è sopravvissuto al tumore a un testicolo che gli impedì di disputare il Mondiale americano. Guida la Bulgaria dall’ottobre del 2011 e il suo bilancio è positivo: 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle 4 amichevoli disputate. “L’Italia è una delle squadre più forti al mondo – dice Peneve l’assenza di Balotelli non cambia il discorso. Dovremo essere aggressivi e sfruttare le poche occasioni che avremo”.