INTER. Diagnosi STRAMA: “Il calo è mentale non tecnico”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico dell’Inter: “Non possiamo prendere gol come il 2-1. Pazzini? Ho scelto io Milito”…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Si cresce anche così: dentro al frullatore Zeman. E magari la crescita ci sarà anche recuperando gli infortunati (tanti) e riconquistando San Siro: fra Hajduk (0-2), Vaslui (2-2) e Roma (1-3), l’Inter ha aperto la stagione con due passaggi del turno di Europa League ma senza nemmeno una vittoria in casa. Ruvida realtà. Che colpisce la mente. Strama, tecnico nerazzurro pieno di appunti per rivedere errori, erroracci, cose buone e anche buonissime dentro a questa nottata che rimette l’Inter sul banco di scuola. “Il calo dopo il 2-1 non mi è piaciuto, ed è qui che dobbiamo riflettere. Abbiamo avuto un calo psicologico, non tecnico. Florenzi? Si è allevato da solo, è bravo e ha fatto un bel gol e per questo vorrei una percentuale…”. Sorriso amarissimo. “Non bene dopo il 2-1, non bene… . Non si può prendere un gol così, come quello del 2-1, anche se è stata una ripartenza feroce con una palla perfetta di Totti — dice Strama —. Nel primo tempo l’Inter mi è piaciuta, propositiva e intensa; nella ripresa, dopo un grande inizio, quel gol della Roma ci ha fatto perdere distanze ed equilibrio. E ci siamo abbattuti. Diciamo che abbiamo fatto un piccolo passo indietro”. Il via ufficiale della stagione coincide con zero gol presi in tre trasferte (a Spalato, Piatra Neamt, Pescara) e con sette subiti. Strama lo sa, riflettere e lavorare e perfezionare saranno le tre cose da fare subito: “Se ragioniamo sui numeri è così, ma io devo restare lucido: quando nel primo tempo e prima del loro 2-1 la Roma attaccava, beh, non mi dava l’impressione che ci potesse fare male. Ripeto: il 2-1 ci ha colpiti nella testa, e su questo è chiaro che dovremo lavorare. Prima di quel nuovo vantaggio della Roma, non c’era mancanza di equilibrio: poi quella disattenzione, e una grande squadra non se la può permettere”. Cassano fa il suo, ma è inevitabile che qualcuno pensi a Pazzini: “Io ho fatto la mia scelta e ho scelto Milito: ci metto la faccia. Non è che se Pazzini ha fatto 3 gol mi rimangio tutto; no, proseguo a testa alta e rifarei la mia scelta. Il valore di Pazzini si sa, ma io ho scelto il Principe. Punto. Comunque la Roma ha vinto la partita e onore al merito, l’Inter mi è piaciuta anche se dovremo lavorare sull’attenzione. Manteniamo la nostra rotta e andiamo a vincere a Torino: abbiamo cambiato tanto, diventare grandi passa anche da serate così”.