CALCIO. MONTELLA: “Giochiamo contro una squadra da scudetto”

Il mister della Fiorentina Vincenzo Montella convoca 23 uomini e tesse le lodi degli avversari di domani: “Questo Napoli è da scudetto”

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L’allenatore viola Vincenzo MONTELLA, alla vigilia della trasferta di domani sera al San Paolo contro il Napoli, chiama 23 giocatori all’appello: mancano per infortunio Della Rocca e per motivi burocratici Toni e Savic.

SULL’AVVERSARIA DI DOMANI- «Questo Napoli è attrezzato per lottare per lo scudetto: ha giocatori straordinari, ha acquisito esperienza e Mazzarri ha fatto un grande lavoro. Per la mia Fiorentina sarà un banco di prova importante. La scorsa settimana ero curioso di vedere all’opera i miei al debutto in campionato e con l’Udinese la Fiorentina ha fatto più di quanto mi aspettassi. Per domani mi auguro di vedere ulteriori miglioramenti, anche se con tutti questi acquisti abbiamo inevitabilmente bisogno di tempo per diventare squadra». 

 SUL MERCATO DELLA FIORENTINA- Al mercato della Fiorentina do 10: non si poteva fare di più. Berbatov? Alcuni giocatori arrivano, altri no. Nastasic e Savic sono simili, solo uno è mancino e l’altro destro. Sono contento dell’arrivo del montenegrino. Camporese? La Fiorentina deve puntare su di lui, è uno dei sei che si giocano il posto nel reparto come gli altri. Migliaccio è un giocatore con caratteristiche utili, Llama può giocare a sinistra nei 5 di centrocampo, ma anche attaccante esterno del 4-3-3, è una soluzione più offensiva di Pasqual”.

SULLA FIORENTINA DEL FUTURO- “Voglio una squadra che diverta e che abbia una sua identità di gioco riconoscibile, questo è il nostro obiettivo. Non abbiamo obiettivi imminenti e non dobbiamo metterci fretta. A Gennaio possiamo tornare sul mercato, non necessariamente per un attaccante, il campionato ci dirà di cosa abbiamo bisogno. El Hamdaoui? Ha avuto un impatto importante, ma Jovetic ha giocato bene anche prima. Hamsik? Non ci snatureremo per lui, ma è difficilmente marcabile. Jovetic? E’ molto contento di rimanere. Il San Paolo? Mi emoziona andarci da allenatore, da giocatore meno, mi evoca i ricordi di Maradona di quando ero spettatore e un mio errore davanti al portiere quando giocavo. Cercheremo la vittoria a Napoli, ma anche un pareggio può andar bene”.