CALCIOSCOMMESSE. Continua la protesta di Emanuele Pesoli: “Voglio un processo vero”

Il tesserato del Siena continua lo sciopero della fame fino a che non sarà ascoltato. Si rivolge anche a chi lo accusa…

(getty images)

Continua la protesta il calciatore del Siena, Emanuele Pesoli, il quale è incatenato davanti la sede della Figc dall’11 agosto, e non intendere fare passi indietro fino a che non sarà ascoltato: “Cosa direi al procuratore Palazzi? Chiedo soltanto di essere ascoltato e di avere la possibilita’ di essere giudicato in un processo vero. Io rischio la carriera con tre anni di squalifica e vorrei replicare a chi mi accusa in aula”. Pesoli va avanti e, approfittando dei microfoni di Sky Sport 24, si rivolge anche al suo principale accusatore. “A Gervasoni dico che ha screditato il mio lavoro e quello di tanti miei colleghi, io mi vergognerei al suo posto perche’ ha rovinato anche tante famiglie. Se ha un minimo di coscienza deve venire in aula”, ha concluso.