LONDRA 2012. Due senza medaglia, canottaggio all’anno zero

CORRIERE DELLA SERA – Carboncini-Mornati quarti e delusi. Crisi nera, il c.t. De Capua a rischio…

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RASSEGNA STAMPA – (A. Ravelli) – C’erano anni in cui eravamo noi quelli che vincevano tutto, o quasi. Sydney 2000, l’apoteosi del canottaggio azzurro. Così che, 4 anni dopo, ad Atene, 3 bronzi sono sembrati quasi un bottino deludente. Oggi, invece, sul bacino di Eton, si raccoglie solo la faccia tirata di Lorenzo Carboncini, che fa di tutto per non sentire il peso al collo della medaglia che non c’è, quella di legno, che sta solo nella testa dell’atleta che pensa a come sarebbe potuta andare e non è andata. Quarto posto, nel due senza, con il compagno Niccolò Mornati, troppo depresso per parlare, alla fine di una gara che aveva illuso: partenza in sordina, poi recupero, il momentaneo sorpasso a Francia e Gran Bretagna, dietro solo all’imprendibile Nuova Zelanda (3 Mondiali di fila vinti, recente record del mondo), il calo finale, gli altri che ci superano. “Ci siamo impegnati, qualcuno quarto deve pur arrivare — comincia Lorenzo —. La nostra strategia era stare con la Francia. Ma loro sono partiti forte, poi ci hanno aspettato e negli ultimi 500 metri ci hanno lasciato lì”. Una volta questa era la nostra strategia, quando l‘ex c.t. La Mura teorizzava che “in barca si muore due volte”, alla partenza per spaventare gli avversari, e nello sprint finale. Carboncini non cerca alibi nel vento e nella corsia cambiata e non vuole polemiche. “Non spetta a me. Magari tornassi indietro non rifarei tutto, ma non mi va di dare la colpa a qualcuno. Ora voglio staccare la spina e valutare; tra poco ci saranno le elezioni, vediamo cosa succede”. La Federazione ha emesso un comunicato in cui sembra prendere le distanze dal c.t. De Capua.