MILAN. Mai così giovane negli ultimi 10 anni. Ora tocca ad ALLEGRI

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Marco Pasotto) – Dai 29,52 anni di media della stagione scorsa ai 27,18 di oggi: una rinfrescata per provare a voltare pagina…

(Getty images)

 

Un po’ per scelta, e un po’ anche per necessità. Il Milan non è (più) una squadra per vecchi. Il tormentone che ha accompagnato i colori rossoneri nell’ultimo decennio dovrà essere abbandonato. La rosa di Allegri non è ancora verde come quella di alcuni club europei che praticano da anni questa filosofia, ma si è data una bella rinfrescata. Tanto da produrre un dato che spicca parecchio: considerando gli uomini attualmente a disposizione, si tratta del Milan più giovane degli ultimi dieci anni. Età media: 27,18 anni. La scorsa stagione si viaggiava a 29,52.

 

Under 23. Il grido di battaglia lo aveva lanciato Silvio Berlusconi — dall’aula di Montecitorio — esattamente tre anni fa: “Basta vecchi. Voglio un Milan di under 23″. Per trovare un Milan più giovane rispetto all’attuale occorre riavvolgere il nastro fino alla stagione 2002-03 (25,7 anni). Dopo di allora, a parte un 27,75 nel 2006-07, si è sempre ballato fra i 28 e i 29 anni. Da qui l’etichetta di squadra vecchia.

Nuova filosofia. La rinfrescata dell’ultimo mese e mezzo ha cambiato lo scenario. Dei dieci giocatori che hanno salutato la maglia rossonera, ben sette sono over 30. In ordine di reparto: Roma, Nesta, Zambrotta, Gattuso, Seedorf, Van Bommel, Inzaghi. Mentre in entrata sono da registrare tre ventisettenni: Taiwo, Montolivo, Traoré, un venticinquenne, Constant, tre ventitreenni: Pazzagli, Acerbi, Didac Vilà e un diciannovenne, Gabriel. Questo spiega l’abbattimento dell’età media. Una filosofia che dipende in parte da una scelta di ringiovanimento ben precisa, ma anche da necessità finanziarie. I contratti dei senatori erano nella maggior parte dei casi pesanti mentre il nuovo corso prevede giocatori giovani e con ingaggi ragionevoli.

Condizioni. Su questo il Milan non transige. Il ripetuto rosso di bilancio impone una linea rigida e chiara, che Galliani sta portando avanti pubblicamente. Il primo segnale chiaro è stato il rinnovo di Flamini, alle cifre e alle condizioni dettate da via Turati: il francese si è visto costretto ad accettare il rinnovo in extremis quando ha capito che il Milan non avrebbe messo sul piatto nemmeno un centesimo in più rispetto alla prima offerta. Ora ci sta incappando anche El Shaarawy, che tra l’altro è il più giovane di tutta la rosa. Le uniche eccezioni riguardano il faraonico contratto di Ibra e il fresco ritocco a Thiago Silva, che comunque ha accettato la proposta del club. La strada è tracciata: giovani, bravi e poco costosi.