CALCIOSCOMMESSE. CONTE e MEZZAROMA da PALAZZI il 13 luglio. Sentito DE SANCTIS

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Roberto Pelucchi) – Il tecnico della Juve deve rispondere alle accuse di Carobbio. Il portiere Gianello si confidava sulle combine con un poliziotto…

(getty images)

 

Antonio Conte finalmente potrà difendersi e ribattere alle gravi accuse di Filippo Carobbio, suo giocatore al Siena due stagioni fa e ‘collaboratore di giustizia’ nel calcioscommesse. La Procura federale ha convocato l’allenatore della Juve per il 13 luglio, quando sarà ascoltato anche il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma. “Siamo pronti a dare il nostro contributo”, ha detto l’avvocato del tecnico Antonio De Rensis. L’audizione potrebbe tenersi a Roma o a Chatillon, dove la Juve sarà in ritiro. “Ci metteremo d’accordo”.

 

“Ci disse: tutto okay”. Secondo Carobbio ci fu un accordo per il pareggio di Novara-Siena di B del 2010-11 (finita 2-2) e ai magistrati di Cremona ha rivelato che “ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara. Non sono certo su chi si accordò per primo, ma Drascek venne nel nostro ritiro e ne parlò con Vitiello. Quello è stato il contatto iniziale, ma poi fu comunicato all’intera squadra e io ne discussi in campo prima del match con Bertani e Gheller, giocatori del Novara. E ancora: “Alla riunione tecnica partecipavano l’allenatore, il vice, il preparatore dei portieri e il collaboratore. E’ evidente che la società fosse al corrente degli accordi. Tutte le componenti partecipavano a questi discorsi. Ricordo di averne anche parlato con Daniele Faggiano, braccio destro di Perinetti“. La versione di Carobbio è già stata smentita dai due dirigenti, dal collaboratore tecnico Stellini e da cinque giocatori (Coppola, Ficagna, Mastronunzio, Terzi e Vitiello).

Gianello e il poliziotto. La Procura federale aveva convocato Morgan De Sanctis per il 5 luglio, ma essendo già a Roma il portiere di Napoli e Nazionale — che già ai pm aveva escluso ogni combine — ha chiesto di poter parlare subito. E’ una novità  la convocazione di Piovaccari, attaccante della Sampdoria: il suo nome potrebbe essere uscito nelle audizioni di Furlan e Zamboni. Dalle carte napoletane, intanto, spunta il verbale di interrogatorio di un poliziotto che curava i rapporti con il Napoli ed era diventato il confidente di Gianello (poi riferiva tutto ai superiori). In particolare il portiere gli raccontò delle pressioni di non ben identificata “gente del Nord” per alterare il risultato di Sampdoria-Napoli. Gianello mi disse che i suoi amici gli avevano chiesto di parlare con i difensori del Napoli e l’attaccante Quagliarella per poter essere certi della sconfitta del Napoli. Mi disse che, a quel fine, aveva personalmente contattato i difensori Grava e Paolo Cannavaro, oltre allo stesso Quagliarella, ricevendo da tutti un netto rifiuto”. Gianello spiegò perché serviva il contributo di Quagliarella: segnando contro la Samp avrebbe raggiunto i 12 gol che avrebbero fatto scattare un premio di 100 mila euro. “Per Quagliarella gli amici di Gianello si erano detti pronti a garantire la stessa somma. Gianello mi disse che Quagliarella si era dimostrato scemo, avendo rinunciato a tanti e sicuri soldi. La partita finì 1-0 per la Samp e così Quagliarella perse tanto il premio della società quanto i soldi degli amici di Gianello. Tutti rischiano l’omessa denuncia.