EURO 2012. PRANDELLI vuole tutto: “Siamo straordinari. Sogniamo in grande, questo è solo l’inizio”

GAZZETTA DELLO SPORT – Il c.t. azzurro: “Abbiamo dato un esempio di compattezza. Pirlo straordinario e Cassano ha giocato la miglior partita”…

(getty images)

 

E quando finalmente Cesare Prandelli ha potuto stringere i pugni, aprire il sorriso, respirare profondo e provare a rasserenare lo sguardo, facendo scivolare via le lacrime che provavano a salire, allora è rimasta solo una piccola ombra, dietro gli occhi di chi non si era fermato neppure alla curva numero 15 di un cammino via via più impervio: “Una specie di corsa a ostacoli — aveva detto lievemente amaro il c.t. ieri mattina, ai microfoni di ‘Rai Sport’però abbiamo saputo isolarci”. Ma c’era stato qualcosa in più, a rendergli appena incerta la voce: “A Europeo finito valuteremo”, aveva detto soprattutto. Un’ombra a forma di nuvola, perché cosa ci sia da valutare si sa, a prescindere da “un contratto di quattro anni e un bellissimo rapporto con tutti”: è la sua ‘voglia di campo’, dunque di un club, dunque il rischio di un addio prematuro, ben prima della destinazione finale datata 2014.

 

E’ solo l’inizio. Prandelli ha ribadito tutto per un attimo anche dopo la partita: “L’amore per questa maglia, ma anche la voglia di quotidiano”. Poi ha detto basta, “mi sembra di aver spiegato tutto bene”, perché non era notte da ombre ma da sogni, come aveva detto il giorno prima: “Poi apri gli occhi e ti sembra di continuare a sognare: vedi gente felice, questa è la mia gioia più grande. Però se si sogna, si sogna in grande: quello di stasera è solo l’inizio del sogno”. E l’unico futuro che per Prandelli è adesso dista meno di tre giorni, si chiama finale contro la Spagna e al c.t. fa inorgoglire la voce, quella che gli è rimasta: “Questo è un esempio di compattezza e attaccamento alla maglia: quando si parla di Italia bisogna stare molto attenti”.

La rabbia di Buffon. E la Germania lo ha provato sulla sua pelle un’altra volta, “anche se in questi giorni mi sono toccato parecchio, perché non volevo essere il primo a perdere con loro. Abbiamo fatto le cose che sapevamo avrebbero potuto metterli in difficoltà. Non abbiamo allargato il gioco perché loro sono bravi sugli esterni e siamo passati per vie centrali, azzardando il palleggio in mezzo, cercando sempre la qualità del gioco: dunque Montolivo e l’uno contro uno con Cassano, e poi la profondità di Balotelli. Negli ultimi 10-15′ eravamo molto stanchi, anche per colpa del terreno di gioco, ma abbiamo sbagliato tre-quattro volte il 3-0 e per questo Buffon si è infuriato: sa che una partita dominata va chiusa e ai supplementari forse avremmo perso 5-2. Ma c’erano giocatori che non ne avevano più: è stata comunque una partita straordinaria”.

Che Cassano. Straordinario come Balotelli: “Partita svolta? Ma la carriera di Mario è appena cominciata… Nel calcio serve un’idea di gioco e lui è stato dentro questa idea, dentro la partita, concentrato: ha dato profondità, riferimenti quando dovevamo uscire e bravo a farsi trovare pronto e resistente. L’ho tolto perché si toccava il flessore e la finale è vicina: per fortuna erano solo crampi”. Straordinario come “la partita incredibile di Pirlo. Come Cassano: “La sua gara migliore per intensità, tempi di gioco. Ha corso, lottato, e anche se ha nelle gambe solo 50′, sono 50′ di grandissima qualità”. Straordinaria come la Spagna che ci aspetta: “Anche loro hanno speso molto, ma sono i favoriti: hanno esperienza, alle spalle il lavoro di anni e qui hanno sempre dominato. Ma adesso mi voglio godere ancora questa serata”. Perché alla fine Prandelli lo dice: “E’ stata la più bella della mia gestione anzitutto per l’importanza del risultato, ma è vero che per tre quarti di gara abbiamo giocato un grande calcio. Questa vittoria la dedico a chi ci ha voluto bene e ci è stato vicino: loro sanno a chi mi riferisco”.