EURO 2012. PIRLO: “Il mio cucchiaio ha tranquillizzato tutti”

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Mirko Graziano) – Lo juventino: “Mi è venuto al momento”. Diamanti: “Buffon mi aveva detto dove tirare”. Infortuni: allarme De Rossi e Abate…

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Diamanti-gol! È semifinale! Meritata! Con la Germania! Vive un sogno il talento tutto sinistro del Bologna. Dai campetti impolverati di periferia alla Serie B, poi alla Serie A dei bassi fondi, quindi ieri eroe nazionale. Con la maglia azzurra, esecutore dell’Inghilterra. “Ho creduto sin dall’inizio di arrivare a questo punto dell’Europeo — racconta Diamanti —. È stata una vittoria decisamente meritata, i rigori hanno fatto giustizia di una partita dominata”. Ha ragione lui, dal 46′ in poi c’è stata una sola squadra in campo. Grazie anche alla panchina, a Nocerino, Maggio e appunto Diamanti: “Bisogna farsi trovare pronti, quando il mister chiama io ci sono. Cosa ho pensato tra il rigore e l’esultanza? Niente. Ma dopo averlo tirato sono corso a ringraziare Buffon, che mi aveva suggerito dove piazzarlo. Mi ha detto: apri il piede. E io alla fine gli ho detto: hai visto che l’ho aperto? È un sogno, ma ho sempre creduto in me. Sapevo che sarei arrivato in alto, anche quando giocavo in quarta serie”. Quindi Pirlo, l’uomo del cucchiaio. Come Totti ad Amsterdam, a Euro 2000: “Mi è venuto al momento, ma forse quel colpo ha tranquillizzato e ridato fiducia a tutti”. Migliore in campo per l‘Uefa, “ma il premio va diviso con De Rossi, che sta facendo un grandissimo Europeo. Paura della beffa? Assolutamente no, l’Inghilterra non ha creato quasi niente. Sapevamo di poter dominare, e Balotelli ha fatto una grandissima partita”. Ed ecco De Rossi: “Italia grandissima! Spirito di gruppo eccezionale, ci si aiuta tutti. Se si gioca così, si vince. Pirlo come Totti: folle! Il palo? Devo ancora capire se sono destro o sinistro (sorride, ndr). E sull’occasione sprecata ero sicuro di non essere in fuorigioco, ma pensavo di avere addosso il portiere”. 

Guai in semifinale. Gara di cuore, di tecnica e personalità. Sì, l’Italia ha convinto ieri sera, eccome. Due pali, mai un rimpallo favorevole e poi i muscoli di De Rossi e Abate che smettono di fare il loro dovere e costringono Prandelli a cambi obbligati, e quindi a rinunciare a qualsiasi sortita tattica nei tempi supplementari. Infortuni da valutare molto attentamente in prospettiva Germania, in particolare quello del mostruoso De Rossi. Oltretutto, giovedì a Varsavia mancherà Maggio (squalificato), e se quindi Abate non recupererà, a destra bisognerà lavorare di fantasia: c’è però grande ottimismo sia per il romanista sia per il milanista. Un altro serio ostacolo verso la semifinale lo crea infine un calendario perlomeno discutibile. I tedeschi hanno giocato il loro quarto di finale ben 48 ore prima della banda Prandelli, che oltretutto faticherà non poco a smaltire i 120′ più rigori di ieri sera.